lunedì 23 marzo 2015

Casal di Principe, fortissima denuncia del Sindaco anticamorra, Renato Natale.

Il Sindaco Renato Natale.
Abbiamo vinto contro la camorra ma combattiamo contro lo Stato una guerra impari, pochi fondi, personale ridotto, e vasto territorio da gestire.

Questo è l’urlo che il Sindaco di Casal di Principe RENATO NATALE, lancia alla volta delle massime istituzioni dello Stato, combattere la grande guerra in un comune sciolto per ben tre volte per camorra, con i pochi mezzi a disposizione, sta diventando veramente una battaglia dura, combattuta nel fango e con il solo coltello tra i denti.

Una pianta organica striminzita al 50% del fabbisogno, un corpo dei VV.UU composto da sole 5 unità in un territorio enorme, importanti uffici senza personale, non si combatte più contro la camorra ma contro la burocrazia opprimente, di questo passo si rischia di riportare la città nelle mani dei camorristi e addirittura farli apparire migliori dello Stato, questo è il timore di un uomo che si è impegnato alla resurrezione di Casal di Principe.
Senza un’adeguata pianta organica comunale, secondo lo stesso Sindaco, è come combattere una guerra nascosti nella trincea senza disporre di soldati per attaccare, quindi con un territorio sguarnito si è facile preda del malaffare, lo sfogo del Sindaco attraverso la sua pagina Facebook, indica la latitanza dello Stato centrale venuto meno alle promesse elargite ma non mantenute riguardo al vero riscatto della sua terra e del suo popolo.

Natale ha chiesto al governo nazionale una deroga al blocco delle assunzioni, al patto di stabilità che con un bilancio in dissesto non permette e non consente spazi di manovra, sono questi i limiti che bloccano la rinascita cittadina e rinforzano la presenza della camorra sul territorio ponendosi agli occhi della comunità al di sopra dello stesso Stato italiano elargendo elemosine mentre ci sarebbe necessario bisogno di rafforzare la legalità e potenziamento della macchina comunale.

Riscossione dei tributi dovuti, gare di appalto che non partono, gestione del territorio carente, abusivi senza controllo, costituiscono solo una parte della patologia che più apparentemente colpisce e frena lo sviluppo di una città che vorrebbe, che dovrebbe riscattare a sua dignità, lo sfogo di un uomo che dopo aver combattuto la camorra, non esita ad attaccare la latitanza dello Stato.

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