lunedì 23 febbraio 2015

Ad Acerra si continua a morire di cancro, mentre la politica dice, è tutto ok.

Terra dei Fuochi, ventenne muore di cancro, forte protesta delle mamme che s'incatenano davanti al Comune per far sentire la loro voce triste, addolorata e forte.

Appena la settimana scorsa i tre ministri, Maurizio Martina (Politiche agricole), Gian Luca Galletti (Ambiente) e Beatrice Lorenzin (Salute), imbrigliati nella questione terra dei fuochi, hanno dichiarato che il fenomeno dell’inquinamento è circoscritto solo alla contaminazione di quindici ettari di terreno che in un prossimo futuro, non hanno detto quando, si sarebbe provveduto al loro risanamento senza spiegare come avverrebbe la bonifica né tantomeno le modalità tramite le quali questa sarebbe messa in pratica.

Questa forte affermazione è arrivata al pubblico come una campana stonata, che invece di rallegrare intristisce, ponendo seri dubbi al riguardo, infatti, se ciò corrispondesse alla reale situazione idrogeologica della Terra dei fuochi, i tre potenti, avrebbero illustrato la situazione al popolo con l’evolversi della situazione senza aspettare la fine e accendere la miccia dell’avvenuta soluzione, la questione potrebbe avere un altro risvolto spiacevole e ancor più dannoso per la salute dei campani.

Senza l’assoluta certezza della salubrità dei luoghi inquinati, certificata da Istituiti seri e alla portata della cittadinanza, questa sarebbe portata, per mezzo delle false informazioni, a ritornare sulle/ nelle zone infette e contagiarsi maggiormente, il che costituirebbe un altro grandissimo attentato alla salute collettiva messa in atto al solo scopo di tenere nel cassetto le tante motivate richieste di risarcimenti già inoltrate dalle famiglie delle vittime morte per colpa delle verità occultate dallo Stato.

In Campania si continua a morire, forse perché, riconoscendo la validità del registro dei tumori, il costo dei risarcimenti metterebbe in ginocchio lo Stato privandolo delle necessarie fonti finanziarie per continuare a frodare, sperperare e succhiare alle mammelle di mucche belle e grasse foraggiate dagli italiani che sono obbligati a farle rifocillare sui pascoli alti e incontaminati mentre loro sono costretti a ricavare il loro sostentamento dai campi forse ancora contaminati da radiazioni e quant’altro.

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