venerdì 17 ottobre 2014

Governo, Renzi esce allo scoperto, adesso la manovra serve e servono 36 mld.

Nel pacchetto sarebbero previsti sgravi per chi assume a tempo intedeterminato, grazie agli sgravi fiscali in favore dei neo assunti con lo scopo di rilanciare l'impresa e incentivare i consumi.La manovra in atto metterebbe l’imprenditoria nelle condizioni di assumere a tempo indeterminato a costo zero dei contributi che sarebbero interamente a carico dello Stato per tre anni, a richiesta dei lavoratori il Tfr potrebbe essere versato in busta paga dando più ossigeno ai polmoni rattrappiti d’impiegati e salariati, il bonus di 80 euro diventerebbe strutturale quasi, e con le previsioni dell’incentivo ai consumi si dovrebbe mettere nuovamente in moto la macchina produttiva.

Se questa manovra dovesse passare così come presentata, sarebbe tra le più audaci e grandi finanziarie mai attuate, abbassare le tasse non dovrebbe costituire una manovra di colore politico, ma un’iniziativa coraggiosa e necessaria in un momento di stasi globale capace di rimettere in movimento una Nazione intera che senza un poco di coraggio finirebbe per soccombere totalmente, al punto in cui si trova l’Italia qualunque iniziativa futura non potrà essere peggiore della realtà attuale.

Questo è il pacchetto di proposte fatte agli imprenditori: confermati il trasferimento del Tfr in busta paga per chi lo vorrà, il bonus da 80 euro diventa fisso per rilanciare i consumi, l'intervento sull'Irap diventerà operativo, gli incentivi per chi vuole assumere a tempo indeterminato, che non dovrà pagare per i primi tre anni i contributi, l’abolizione dell’art. 18, di più il Governo non potrebbe offrire per rilanciare le assunzioni e far ripartire veramente l’azienda Italia.

La manovra sembra piena d’insidie e si presta a molti dubbi di coperture finanziarie, ma il fattore positivo consisterebbe proprio nell’audacia con la quale essa è stata strutturata, tanto che potrebbe essere una grande sorpresa la sua buona riuscita, da precisare che il Tfr in busta paga dovrebbe essere anticipato dalle banche alle imprese, agli stessi tassi e garanzie con le quali oggi viene garantita il Tfr in una qualsiasi azienda italiana.

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