sabato 15 giugno 2019

Qualiano, la faccia tosta della politica: Imu e Tari ridotte per compensare un grande disagio.


Ci vuole un grande coraggio a sventolare la riduzione dell’Imu e l’abolizione della Tari dopo aver accettato e tollerato i perenni disagi popolari costituiti dal palco verde di via De Gasperi.


Assieme alla pubblicazione di questo manifesto, sarebbe stato logico anche elargire una esauriente spiegazione allo scopo di far capire alla cittadinanza i motivi che indussero la passata Amministrazione a scegliere la soluzione del tampone provvisorio, e non il ripristino definitivo dello stato dei luoghi che in termini finanziari sarebbe costato ugualmente o forse, leggermente in più risolvendo radicalmente il problema Voragine di Via De Gasperi.

La voragine e il palco verde costituito dal tappo della sua copertura, usata come cavallo di battaglia politica da parte della maggioranza che si mostrava come salvatrice della Patria e dell’opposizione che la usava come ariete per scardinare le difese dei banchi alti del parlamentino qualianese, finì per penalizzare sia i cittadini che si sono ritrovati con una viabilità zoppicante e gli stessi politici che nella vana speranza di cavalcare l’onda finirono irrimediabilmente in acqua senza salvagente.

Tutto ciò indusse i cittadini qualianesi a reagire con la sola arma a disposizione, Il Voto, con esso il popolo residente nella parte umiliata della città e oltre, dimostrò tutto il suo dissenso verso quanto ideato, progettato e messo in atto a suo discapito mandando a casa chi l’aveva costretto a subire uno smacco di così grande importanza, costringendolo a finire confinato, azzoppato e privato dei secolari diritti costituiti dall’antica rete viaria cittadina.

Considerando che nella zona in questione le attività commerciali sono molto limitate e che l’ottanta per cento della famiglie risiedono nella loro prima casa, i piccoli benefici finanziari si riscontrerebbero solo dal mancato pagamento della Tari che certamente non riuscirebbero mai a  bilanciare i sacrifici ai quali sono stati sottoposti loro malgrado per le scelte scelleratamente adottate forse per aver accettato cattivi consigli nel miraggio di un progetto megalomenamente azzardato senza aver bene valutato costi e benefici delle operazioni.

I cittadini oggi rivolgono all’attuale Amministrazione una petizione: quella di rimuovere nell’arco di tempo del suo primo mandato l’abominevole scempio costituito dal palco verde di via De Gasperi che non potrebbe nemmeno servire per i prossimi comizi elettorali in quanto non adatto allo scopo, ma solamente come simbolo dello spreco e della parte cattiva della politica fatta di inefficienza e poca preparazione alla vera soluzione delle problematiche che si presentano in corso d’opera.

Anche volendo essere buonisti, a dirla breve solo il fungo, (Serbatoio) e l’impianto idrico mai entrato in funzione possono competere con il palco verde di via De Gasperi come simbolo dello spreco e dell’inefficienza politica.

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