Dopo le forti piogge dei giorni scorsi, a Qualiano si sono verificati dei crolli nelle strade di collegamento tra via Santa Maria a Cubito e l’area Pip.
Quelle strade sono state realizzate solo due anni fa e, per questo, è grande lo sconcerto tra i cittadini. Domenico Di Domenico, vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici, ripercorre tutta la questione:
“Stiamo parlando di lavori di realizzazione delle strade di collegamento tra via Santa Maria a Cubito e l’area Pip e le aree a sviluppo produttivo per le quali l’importo del progetto è stato di 3200.000,00, di cui 2500.000,00 per lavori a base d’asta, rivela il vicesindaco”.
“L’intera opera è stata finanziata dalla Regione Campania, che nel 2014 con la Delibera di Giunta Regionale aveva inteso imprimere una accelerazione alla spesa attraverso finanziamenti di progetti che avessero immediata attuazione, con cronoprogrammi coerenti con i termini di ammissibilità della spesa”.
“Il comune di Qualiano, allora, partecipò con due progetti: la suddetta realizzazione delle strade di collegamento e un’opera di riqualificazione del centro storico, comprendente il rifacimento di strade e piazze come piazza D’Annunzio, via Roma, via Camaldoli, via de Gasperi e il recupero del vecchio palazzo municipale”.
“La Regione poteva però concedere un finanziamento per un solo progetto, e chiese al comune di scegliere solo uno dei presentati – e nonostante le nostre battaglie in consiglio comunale, che indicavano la priorità della riqualificazione del centro storico – l’amministrazione allora in carica scelse come prioritario il progetto che prevedeva le strade di collegamento tra via Santa Maria a Cubito e l’area PIP”
“In consiglio comunale – racconta Di Domenico - oltre a fare notare la priorità della riqualificazione del centro storico, eravamo preoccupati e facevamo notare come – dopo la realizzazione dei lavori nell’area scelta – non ci fossero fondi per effettuare la manutenzione di quelle strade e che quelle zone potevano diventare luogo per lo sversamento abusivo dei rifiuti, come purtroppo è stato. Ed oggi siamo costretti ad intervenire quasi quotidianamente per debellare il fenomeno”
“I lavori furono appaltati dal presidente della commissione del comune di Qualiano, l’Ing Ariano e già sull’appalto si verificarono delle perplessità da parte degli organi di controllo della Regione Campania, tant’è che, per errori commessi da quella commissione, circa 300 mila euro furono defalcati dall’intero finanziamento. Ed oggi ci ritroviamo perfino morosi per quella somma con la ditta che ha realizzato i lavori”.
“L’opera poi venne affidata e realizzata in 1 anno e mezzo circa sotto la direzione dei lavori dell’ing. Pasquale De Luca. Poco tempo dopo il mese di luglio 2016, data di fine lavori, iniziarono i primi problemi, dovuti, alla mancata manutenzione delle strade, questione che avevamo fatto preliminarmente notare”.
“Oggi si sono verificate altre situazioni, ancor più gravi che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini, come il crollo dei marciapiedi ed alcuni sprofondamenti sulle carreggiate”.
“Stiamo studiando le carte e guardando i progetti per cercare di capire di chi sono le responsabilità. Nelle more di tutto ciò, l’impresa appaltatrice si è già mostrata disponibile - per quanto di sua competenza - ad intervenire e ripristinare la situazione”
“Da quello che è stato possibile accertare in questi primi giorni, sembrerebbe che la causa sia da ricercare in delle infiltrazioni d’acqua provenienti dai terreni limitrofi che hanno fatto verificare i crolli”
Quelle strade sono state realizzate solo due anni fa e, per questo, è grande lo sconcerto tra i cittadini. Domenico Di Domenico, vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici, ripercorre tutta la questione:
“Stiamo parlando di lavori di realizzazione delle strade di collegamento tra via Santa Maria a Cubito e l’area Pip e le aree a sviluppo produttivo per le quali l’importo del progetto è stato di 3200.000,00, di cui 2500.000,00 per lavori a base d’asta, rivela il vicesindaco”.
“L’intera opera è stata finanziata dalla Regione Campania, che nel 2014 con la Delibera di Giunta Regionale aveva inteso imprimere una accelerazione alla spesa attraverso finanziamenti di progetti che avessero immediata attuazione, con cronoprogrammi coerenti con i termini di ammissibilità della spesa”.
“Il comune di Qualiano, allora, partecipò con due progetti: la suddetta realizzazione delle strade di collegamento e un’opera di riqualificazione del centro storico, comprendente il rifacimento di strade e piazze come piazza D’Annunzio, via Roma, via Camaldoli, via de Gasperi e il recupero del vecchio palazzo municipale”.
“La Regione poteva però concedere un finanziamento per un solo progetto, e chiese al comune di scegliere solo uno dei presentati – e nonostante le nostre battaglie in consiglio comunale, che indicavano la priorità della riqualificazione del centro storico – l’amministrazione allora in carica scelse come prioritario il progetto che prevedeva le strade di collegamento tra via Santa Maria a Cubito e l’area PIP”
“In consiglio comunale – racconta Di Domenico - oltre a fare notare la priorità della riqualificazione del centro storico, eravamo preoccupati e facevamo notare come – dopo la realizzazione dei lavori nell’area scelta – non ci fossero fondi per effettuare la manutenzione di quelle strade e che quelle zone potevano diventare luogo per lo sversamento abusivo dei rifiuti, come purtroppo è stato. Ed oggi siamo costretti ad intervenire quasi quotidianamente per debellare il fenomeno”
“I lavori furono appaltati dal presidente della commissione del comune di Qualiano, l’Ing Ariano e già sull’appalto si verificarono delle perplessità da parte degli organi di controllo della Regione Campania, tant’è che, per errori commessi da quella commissione, circa 300 mila euro furono defalcati dall’intero finanziamento. Ed oggi ci ritroviamo perfino morosi per quella somma con la ditta che ha realizzato i lavori”.
“L’opera poi venne affidata e realizzata in 1 anno e mezzo circa sotto la direzione dei lavori dell’ing. Pasquale De Luca. Poco tempo dopo il mese di luglio 2016, data di fine lavori, iniziarono i primi problemi, dovuti, alla mancata manutenzione delle strade, questione che avevamo fatto preliminarmente notare”.
“Oggi si sono verificate altre situazioni, ancor più gravi che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini, come il crollo dei marciapiedi ed alcuni sprofondamenti sulle carreggiate”.
“Stiamo studiando le carte e guardando i progetti per cercare di capire di chi sono le responsabilità. Nelle more di tutto ciò, l’impresa appaltatrice si è già mostrata disponibile - per quanto di sua competenza - ad intervenire e ripristinare la situazione”
“Da quello che è stato possibile accertare in questi primi giorni, sembrerebbe che la causa sia da ricercare in delle infiltrazioni d’acqua provenienti dai terreni limitrofi che hanno fatto verificare i crolli”
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