Il piano sarebbe già stato approvato dalla Regione due settimane fa, adesso è tempo di fare i conti con la realtà viaria dell’intero territorio interessato.
La Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca ha approntato e approvato il piano di sgombero della zona rossa costituita dai Campi Flegrei, detto piano colma un vuoto legislativo che durava da anni, la Regione Campania ha approntato la delibera «Rischio sismico Campi Flegrei» nella quale sono previste le possibilità di evacuazione nel caso di eruzione della caldera, il piano di sgombero prevede un esodo di circa 550.000 persone da mettere in salvo rispettando anche le direttive della Protezione civile nazionale.
Il difficile consisterà nel mettere in pratica la teoria contenuta nel piano di evacuazione, si dovranno fare i conti con tanti fattori oggettivi: la mancanza della disponibilità dei centri di aggregazione, l’assistenza delle forze operative dei vari comuni per indirizzare gli sfollati, una viabilità esistente che permette poco in fase di forte affluenze, basta vedere come si intasano le strade con il normale traffico, comunque bisognerà conoscere in dettaglio il programma e i centri di aggregazione previsti.
Il piano di evacuazione prevede anche tra non molto una prova generale alla quale, non essendoci un pericolo imminente non tutti aderiranno per cui i dati che saranno raccolti non saranno del tutto veritieri, sarebbe utile vede dal vivo la più grande esercitazione di massa mai avvenuta sul territorio italiano e anche straniero condizionata da una viabilità che in alcuni punti diventa un vero e proprio imbuto trasformando le vie di esodo in vere proprie trappole umane.
La Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca ha approntato e approvato il piano di sgombero della zona rossa costituita dai Campi Flegrei, detto piano colma un vuoto legislativo che durava da anni, la Regione Campania ha approntato la delibera «Rischio sismico Campi Flegrei» nella quale sono previste le possibilità di evacuazione nel caso di eruzione della caldera, il piano di sgombero prevede un esodo di circa 550.000 persone da mettere in salvo rispettando anche le direttive della Protezione civile nazionale.
Il difficile consisterà nel mettere in pratica la teoria contenuta nel piano di evacuazione, si dovranno fare i conti con tanti fattori oggettivi: la mancanza della disponibilità dei centri di aggregazione, l’assistenza delle forze operative dei vari comuni per indirizzare gli sfollati, una viabilità esistente che permette poco in fase di forte affluenze, basta vedere come si intasano le strade con il normale traffico, comunque bisognerà conoscere in dettaglio il programma e i centri di aggregazione previsti.
Il piano di evacuazione prevede anche tra non molto una prova generale alla quale, non essendoci un pericolo imminente non tutti aderiranno per cui i dati che saranno raccolti non saranno del tutto veritieri, sarebbe utile vede dal vivo la più grande esercitazione di massa mai avvenuta sul territorio italiano e anche straniero condizionata da una viabilità che in alcuni punti diventa un vero e proprio imbuto trasformando le vie di esodo in vere proprie trappole umane.
Nessun commento:
Posta un commento