Velocità e rumori assordanti a tutte le ore nelle strade comunali prodotte da auto e soprattutto motorinisti indisciplinati e irrispettosi delle regole e del buon vivere civile.
Le speranze di una completa metamorfosi di civilizzazione del sistema di vita cittadina, sono largamente riposte nella nuova Amministrazione, anche sapendo che miracoli il nostro buon San Raffaele non potrà farne molti, la speranza è sempre l’ultima a morire, il nuovo parlamentino qualianese si prospetta già composto da giovani che tecnologicamente la sanno lunga in merito, il fenomeno da debellare è molto noto, alta velocità nelle strade che minano la sicurezza dei cittadini, e rumoracci assordanti a qualsiasi ora senza rispetto degli orari protetti.
Visto che la scarsa lunghezza della traverse nei centri abitati non permette l’istallazione di rilevatori della velocità, ne tantomeno di autovelox che sarebbe parzialmente possibile solo sui due corsi principali data la loro estensioni, e visto che le poche unità operative della P. Municipale e il loro legame amichevole con il popolo non permette il pieno controllo dei trasgressori, sarebbe opportuno studiare e cercare un controllo gestionale della velocità con sistema satellitare al quale nessuno potrebbe sfuggire, oggi cosa possibilissima, è solo questione di valutazione e dei costi.
È sostanzialmente provato che i contrari e avversi al rispetto delle leggi possono ravvedersi solo con l’ammanco dei soldi nel portafoglio, nemmeno le pene detentive sono prese più in considerazione dal momento che i trasgressori hanno capito che allo Stato non conviene incarcerarli perché li deve mantenere, a permettere la trasgressione nella nostra città, in gran parte è la mancanza di controlli, perché nella maggioranza, i pochi vigili disponibili in buona parte si autogestiscono nel modo più congeniale possibile alle loro esigenze e non alla necessaria gestione del territorio.
Quindi, anche questo rientrerebbe nel programma della buona Amministrazione del territorio e nella dimostrazione della diversità amministrativa delle differenti correnti di pensiero politico della città, la cittadinanza spera molto in un nuovo modello di vita collettivo fatto di correttivi applicati nelle varie fasi della gestione del territorio certamente non nell’immediato, ma durante il normale esercizio della gestione amministrativa del territorio comunale.
Le speranze di una completa metamorfosi di civilizzazione del sistema di vita cittadina, sono largamente riposte nella nuova Amministrazione, anche sapendo che miracoli il nostro buon San Raffaele non potrà farne molti, la speranza è sempre l’ultima a morire, il nuovo parlamentino qualianese si prospetta già composto da giovani che tecnologicamente la sanno lunga in merito, il fenomeno da debellare è molto noto, alta velocità nelle strade che minano la sicurezza dei cittadini, e rumoracci assordanti a qualsiasi ora senza rispetto degli orari protetti.
Visto che la scarsa lunghezza della traverse nei centri abitati non permette l’istallazione di rilevatori della velocità, ne tantomeno di autovelox che sarebbe parzialmente possibile solo sui due corsi principali data la loro estensioni, e visto che le poche unità operative della P. Municipale e il loro legame amichevole con il popolo non permette il pieno controllo dei trasgressori, sarebbe opportuno studiare e cercare un controllo gestionale della velocità con sistema satellitare al quale nessuno potrebbe sfuggire, oggi cosa possibilissima, è solo questione di valutazione e dei costi.
È sostanzialmente provato che i contrari e avversi al rispetto delle leggi possono ravvedersi solo con l’ammanco dei soldi nel portafoglio, nemmeno le pene detentive sono prese più in considerazione dal momento che i trasgressori hanno capito che allo Stato non conviene incarcerarli perché li deve mantenere, a permettere la trasgressione nella nostra città, in gran parte è la mancanza di controlli, perché nella maggioranza, i pochi vigili disponibili in buona parte si autogestiscono nel modo più congeniale possibile alle loro esigenze e non alla necessaria gestione del territorio.
Quindi, anche questo rientrerebbe nel programma della buona Amministrazione del territorio e nella dimostrazione della diversità amministrativa delle differenti correnti di pensiero politico della città, la cittadinanza spera molto in un nuovo modello di vita collettivo fatto di correttivi applicati nelle varie fasi della gestione del territorio certamente non nell’immediato, ma durante il normale esercizio della gestione amministrativa del territorio comunale.
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