Materiali abbandonati, foto: VinCa. |
È sempre per la mancanza del classico acino di sale che la minestra va a male, in questo caso la mancanza dell’acino di sale è rappresentata dalla mancanza dei controlli non avvenuti alla riconsegna dell’area del cantiere oggetto dei lavori, peccato, dopo tutte le critiche che l’Amministrazione è stata costretta a subire durante il tempo intercorso dal crollo del suolo stradale fino al completamento dei lavori adesso che finalmente ha visto i suoi progetti realizzati costretta ancora a sopportare critiche.
È veramente un peccato rimettere tutti i meriti del buon fine del progetto in discussione solo per la mancata pulizia dei residui delle tubazioni e della parte delle recinzioni abbandonate perché inservibili oltre alla relativa pulizia con scopa e carrellino, la realizzazione della pedana usabile anche come palco per i comizi elettorali che inizieranno tra non molto cade a fagiolo, facendo risparmiare fior di euro dalle casse dei partiti che vorranno servirsene per lo scopo.
Insomma, è sempre per la mancanza dei controlli che le opere pubbliche finiscono male, ma è poi tanto difficile controllare se le imprese esecutrici dei lavori abbiano fatto o meno il loro dovere, se i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte nel rispetto di quanto richiesto dalla stazione appaltante nel rispetto delle opere affidate, in tanti casi pagate dai contribuenti, rientra tra i doveri dell’Amministrazione esercitare questi diritti per tutelare i cittadini ed evitare dubbi sulla trasparenza dell’appalto.
Puntualmente, gli sforzi profusi per la progettazione, il finanziamento, l'espletamento della gara e la sua realizzazione sono annullati da quella mancanza dei necessari controlli in corso d'opera che si esercita in tutte le amministrazioni pubbliche per esigere la perfetta esecuzione delle opere oltre al rispetto dei tempi, si ha l'impressione che il giornale dei lavori, registro di contabilità e altri documenti non siano proprio presi in considerazione e così facendo si manda a quel paese anche la cittadinanza che si ha l'onore di rappresentare.
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