Ancora una volta il Sindaco Dimitri Russo ha dovuto fare i conti con la burocrazia: costretto a licenziare le tre vigilesse zelanti per mancanza di opportunità.
Le vigilesse durante il loro breve operato si sono distinte per professionalità, operatività e senso del dovere, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli, un duro colpo per il primo cittadino di Castel Volturno che si è visto costretto a licenziare le tre unità operative per conclusione del rapporto di lavoro temporale nonostante abbiano dato un notevole contributo alla legalità impegnatesi nella lotta alla prostituzione, al controllo stradale e alle casse vuote comunali incentivandole attraverso la riscossione delle sanzioni comminate.
Il sindaco Russo è stato costretto a malincuore a non poter rinnovare il contratto alle tre ragazze ostacolato dalla burocrazia che non permette assunzioni sebbene il Comune si trovi sottorganico, con il loro licenziamento forzato coscientemente ha dovuto rinunciare a un valido contributo per il controllo del territorio poiché le stesse, agivano contro i trasgressori a 360 gradi oltre all’apporto finanziario costituito dalle entrate nelle casse comunali per i proventi delle multe giustamente comminate laddove si verificavano abusi.
Le vigilesse durante il loro breve operato si sono distinte per professionalità, operatività e senso del dovere, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli, un duro colpo per il primo cittadino di Castel Volturno che si è visto costretto a licenziare le tre unità operative per conclusione del rapporto di lavoro temporale nonostante abbiano dato un notevole contributo alla legalità impegnatesi nella lotta alla prostituzione, al controllo stradale e alle casse vuote comunali incentivandole attraverso la riscossione delle sanzioni comminate.
Il sindaco Russo è stato costretto a malincuore a non poter rinnovare il contratto alle tre ragazze ostacolato dalla burocrazia che non permette assunzioni sebbene il Comune si trovi sottorganico, con il loro licenziamento forzato coscientemente ha dovuto rinunciare a un valido contributo per il controllo del territorio poiché le stesse, agivano contro i trasgressori a 360 gradi oltre all’apporto finanziario costituito dalle entrate nelle casse comunali per i proventi delle multe giustamente comminate laddove si verificavano abusi.
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