La "Commissione speciale acqua", dopo le dimissioni, dovute al rifiuto dei membri di essere strumentalizzati dalla politica, rialza la testa in forma autonoma.
Nel corso della sua breve vita, la commissione totalizzò una serie di insuccessi dovuti alla mancanza politica di affrontare le problematiche che interessavano nel vivo i cittadini qualianesi, problemi legati agli aumenti applicati alla chetichella e dietro ai quali si praticava il nascondino, la documentazione richiesta per le giuste vie legali non fu mai consegnata ai delegati, facendo diventare la stessa commissione, un plotone di combattenti senza armi, questo determinò il suo sfascio.
Sarebbero tante le questioni da affrontare con i responsabili dell’Azienda che gestisce a suo insindacabile giudizio la nostra acqua, “Acquedotto Scpa” applicando tariffe in qualche caso insostenibili e ingiustificate, una riduzione della pressione di esercizio che non trova giustificazione nella vetustà delle condotte esistenti che se sopportano una pressione di notte di 5 atm, non si capisce perché la stessa non potrebbe essere adottata di giorno mediante riduttori di pressione alleggerendo l’utenza dai costi elettrici e dell’uso degli autoclavi.
Gli argomenti trattati durante la riunione tenutasi nella Casa del Popolo di via Salomone venerdì sera, erano tutti miranti a portare allo scoperto le magagne dell’azienda erogatrice che si fa forte dell’apatia dell’Amministrazione, la quale, seppur, comproprietaria di SCPA con il diritto di presiedere nel cda, lascia campare, non si sa perché, i tanti convenuti nella Casa del Popolo sono intenzionati a portare sui tavoli giusti le loro motivazioni che attualmente gravano solo sulle spalle dei cittadini.
Che l’istituzione della commissione speciale acqua fosse stato solo un paracolpi sui quali scaricare eventuali responsabilità, lo dimostra il fatto che dalla sua uscita di scena nulla è stato fatto per dare una parvenza di legittima legalità alle richieste comunitarie, questo a reso evidente che la commissione avesse uno scopo ben specifico, cioè, quello di fare da caprio espiatorio alle eventuali e motivate lamentele espresse dai cittadini ed ai quali, poter dare la commissione in pasto alla folla, un gioco politico che la componente ha rifiutato appena avuto sentore di bruciato.
Una questione sociale tanto importante e delicata non dovrebbe essere assoggettarsi alla mera dipendenza politica, ma costituire la vera difesa dei cittadini che si ha l'onore di rappresentare a qualunque ceto sociale, colore politico, o colore etnico, essi appartengano, se questi valori non sono tenuti nella debita considerazione, con essi decadono anche i colori politici che si tenta con mzzucci, disperatamente di tenere in piedi.
Nel corso della sua breve vita, la commissione totalizzò una serie di insuccessi dovuti alla mancanza politica di affrontare le problematiche che interessavano nel vivo i cittadini qualianesi, problemi legati agli aumenti applicati alla chetichella e dietro ai quali si praticava il nascondino, la documentazione richiesta per le giuste vie legali non fu mai consegnata ai delegati, facendo diventare la stessa commissione, un plotone di combattenti senza armi, questo determinò il suo sfascio.
Sarebbero tante le questioni da affrontare con i responsabili dell’Azienda che gestisce a suo insindacabile giudizio la nostra acqua, “Acquedotto Scpa” applicando tariffe in qualche caso insostenibili e ingiustificate, una riduzione della pressione di esercizio che non trova giustificazione nella vetustà delle condotte esistenti che se sopportano una pressione di notte di 5 atm, non si capisce perché la stessa non potrebbe essere adottata di giorno mediante riduttori di pressione alleggerendo l’utenza dai costi elettrici e dell’uso degli autoclavi.
Gli argomenti trattati durante la riunione tenutasi nella Casa del Popolo di via Salomone venerdì sera, erano tutti miranti a portare allo scoperto le magagne dell’azienda erogatrice che si fa forte dell’apatia dell’Amministrazione, la quale, seppur, comproprietaria di SCPA con il diritto di presiedere nel cda, lascia campare, non si sa perché, i tanti convenuti nella Casa del Popolo sono intenzionati a portare sui tavoli giusti le loro motivazioni che attualmente gravano solo sulle spalle dei cittadini.
Che l’istituzione della commissione speciale acqua fosse stato solo un paracolpi sui quali scaricare eventuali responsabilità, lo dimostra il fatto che dalla sua uscita di scena nulla è stato fatto per dare una parvenza di legittima legalità alle richieste comunitarie, questo a reso evidente che la commissione avesse uno scopo ben specifico, cioè, quello di fare da caprio espiatorio alle eventuali e motivate lamentele espresse dai cittadini ed ai quali, poter dare la commissione in pasto alla folla, un gioco politico che la componente ha rifiutato appena avuto sentore di bruciato.
Una questione sociale tanto importante e delicata non dovrebbe essere assoggettarsi alla mera dipendenza politica, ma costituire la vera difesa dei cittadini che si ha l'onore di rappresentare a qualunque ceto sociale, colore politico, o colore etnico, essi appartengano, se questi valori non sono tenuti nella debita considerazione, con essi decadono anche i colori politici che si tenta con mzzucci, disperatamente di tenere in piedi.
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