La festa dei cornuti di Ruviano, la sagra dei fagioli, quella dell’anguria e tante altre hanno ricevuto finanziamenti dalla Regione Campania, per il comune che non chiede, niente feste e sagre.
Quarantamila euro per l’annuale e tradizionale festa dei cornuti a Ruviano (CE) e una miriade di altri micro-stanziamenti fino a raggiungere la bella cifra di circa 15 milioni di euro elargiti per festival, itinerari turistici, sagre e feste di paese, così come previsto dal Programma di eventi per la promozione turistica (giugno 2017/maggio 2018), addirittura cinque milioni in più rispetto alla dotazione dell’anno scorso.
La giunta regionale, ha ritenuto necessario recuperare tutti i partecipanti e aggiungere più posti a tavola fino a esaurimento della lista dei comuni richiedenti, questo si realizza quando un’Amministrazione non pensa solo alla politica dei consensi ma anche alla serenità, allo svago e alla cultura dei suoi cittadini come riportano le pagine del Corriere della Sera.
Anche quest’anno i comuni richiedenti fondi per la cultura e la terra, hanno visto concretizzati i loro progetti, i finanziamenti sono partiti da un minimo di 28000 euro fino ai 150000 di città turistiche, il fine e tenere vivo nel tempo tradizioni e cultura di una comunità, basta presentare un adeguato e dettagliato programma per farne richiesta, per i comuni lungimiranti anche questo rappresenta un modo di avere consensi dagli elettori.
La festa dei cornuti di Ruviano continua a rivivere, Ruviano, un comune del casertano a confine col beneventano, un piccolo comune che ogni anno grazie ai progetti riesce ad avere il potenziale finanziario per le sagre e feste di piazza, perché lo stesso non potrebbe farlo anche il nostro comune, potrebbe essere il sistema buono per ridurre l’abbassamento delle tante serrande che producono la riduzione del commercio oltre a tantissimi cittadini con le facce tristi e scure, potrebbe e dovrebbe essere compito dell’assessorato alla cultura promuovere queste iniziative invece di dedicarsi solo al taglio dei nastri che poco producono.
Nessun commento:
Posta un commento