Dopo quasi due anni, i geologi del Genio Civile inviati per il sopralluogo hanno preso atto dell’imminenza dei lavori a farsi per la pubblica incolumità autorizzando i lavori.
Dopo reiterati reclami e incitamenti da parte dei cittadini, a occuparci della voragine, abbiamo chiesto e ottenuto il verbale redatto dai tecnici dell’ente, unitamente ai tecnici comunali, dal quale risulta la chiara volontà dell’Ente proprietario del suolo, alla rapida tappatura dell’occhio di monte sprofondato, individuando lo stesso Comune di Qualiano come –SOGGETTO ATTUATORE- per la redazione progettuale e per la direzione dei lavori da eseguire sotto la vigilanza degli organi regionali.
Infatti, il 30 maggio, i geologi del Genio Civile e della Direzione Generale del Governo del Territorio, durante l’incontro congiunto con i tecnici del Comune di Qualiano, Geom. Davide Morgera, assessore ai lavori pubblici, e l’Ing. Nunzio Ariano, dirigente dell’UTC, si è addivenuto alla necessità improrogabile di tappare provvisoriamente la voragine ai fini della sicurezza popolare e per la preservazione della stessa da ulteriori crolli naturali che potrebbero verificarsi in seguito alle condizioni climatiche avverse.
Le ovvie e banali considerazioni alle quali sono giunti i geologi sono state l’impellenza della tappatura provvisoria stanziando la cifra di 78.000 euro a fronte di quanto scaturito dal computo redatto dai tecnici comunali di 97.000 euro, da considerare che l’importo di 78.000 euro deve essere comprensivo di spese tecniche e di IVA, il suo esborso, sarà erogato, come al solito, solo dopo la conclusione e ultimazione dei lavori.
Il progetto redatto dai tecnici comunali prevederebbe la chiusura della voragine mediante travature di supporto e lamiere in acciaio, con la recinzione perimetrale per interdire l’intera area alla pedonalizzazione, al fine di permettere la viabilità del traffico leggero attualmente penalizzato, il tutto, delegando i tecnici comunali ad assumersi tutte le dovute responsabilità statiche e tecniche anche trattandosi di opere insistenti sul suolo di proprietà non comunale.
A premettere che il precedente studio di fattibilità presentato dal Comune di Qualiano che richiederebbe una spesa totale di euro 700.000 per la sua completa messa in sicurezza oltre alla possibilità di sfruttare la calamità come opportunità, è stato accettato dalla Regione è al momento, starebbe seguendo il suo iter burocratico per l’attuazione della Qualiano Sotterranea come ideato e progettato dall’Ente di Piazza del Popolo.
Purtroppo, siccome, la vita c’insegna che non esiste niente di più duraturo del provvisorio, i cittadini interessati dovrebbero già adattarsi a convivere perennemente con la nuova situazione che andrà a crearsi successivamente alla chiusura del cratere, essendo il progetto definitivo oggetto di finanziamento regionale e soggetto a passare su diverse scrivanie, conoscendo la procedura, è facile dedurre che nella migliore delle ipotesi passeranno diversi lustri per vederne la fine.
Siccome la procedura deve obbligatoriamente seguire l'iter dei Lavori Pubblici, è prevedibile che per l'espletamento di quanto necessita l'affidamente dei lavori alla ditta risultata idonea e per l'esecuzione stessa dei lavori, passeranno non meno di 100 giorni, si potrebbe prospettare la fine dell'incubo per la fine di ottobre 2017, speriamo bene!
Dopo reiterati reclami e incitamenti da parte dei cittadini, a occuparci della voragine, abbiamo chiesto e ottenuto il verbale redatto dai tecnici dell’ente, unitamente ai tecnici comunali, dal quale risulta la chiara volontà dell’Ente proprietario del suolo, alla rapida tappatura dell’occhio di monte sprofondato, individuando lo stesso Comune di Qualiano come –SOGGETTO ATTUATORE- per la redazione progettuale e per la direzione dei lavori da eseguire sotto la vigilanza degli organi regionali.
Infatti, il 30 maggio, i geologi del Genio Civile e della Direzione Generale del Governo del Territorio, durante l’incontro congiunto con i tecnici del Comune di Qualiano, Geom. Davide Morgera, assessore ai lavori pubblici, e l’Ing. Nunzio Ariano, dirigente dell’UTC, si è addivenuto alla necessità improrogabile di tappare provvisoriamente la voragine ai fini della sicurezza popolare e per la preservazione della stessa da ulteriori crolli naturali che potrebbero verificarsi in seguito alle condizioni climatiche avverse.
Le ovvie e banali considerazioni alle quali sono giunti i geologi sono state l’impellenza della tappatura provvisoria stanziando la cifra di 78.000 euro a fronte di quanto scaturito dal computo redatto dai tecnici comunali di 97.000 euro, da considerare che l’importo di 78.000 euro deve essere comprensivo di spese tecniche e di IVA, il suo esborso, sarà erogato, come al solito, solo dopo la conclusione e ultimazione dei lavori.
Il progetto redatto dai tecnici comunali prevederebbe la chiusura della voragine mediante travature di supporto e lamiere in acciaio, con la recinzione perimetrale per interdire l’intera area alla pedonalizzazione, al fine di permettere la viabilità del traffico leggero attualmente penalizzato, il tutto, delegando i tecnici comunali ad assumersi tutte le dovute responsabilità statiche e tecniche anche trattandosi di opere insistenti sul suolo di proprietà non comunale.
A premettere che il precedente studio di fattibilità presentato dal Comune di Qualiano che richiederebbe una spesa totale di euro 700.000 per la sua completa messa in sicurezza oltre alla possibilità di sfruttare la calamità come opportunità, è stato accettato dalla Regione è al momento, starebbe seguendo il suo iter burocratico per l’attuazione della Qualiano Sotterranea come ideato e progettato dall’Ente di Piazza del Popolo.
Purtroppo, siccome, la vita c’insegna che non esiste niente di più duraturo del provvisorio, i cittadini interessati dovrebbero già adattarsi a convivere perennemente con la nuova situazione che andrà a crearsi successivamente alla chiusura del cratere, essendo il progetto definitivo oggetto di finanziamento regionale e soggetto a passare su diverse scrivanie, conoscendo la procedura, è facile dedurre che nella migliore delle ipotesi passeranno diversi lustri per vederne la fine.
Siccome la procedura deve obbligatoriamente seguire l'iter dei Lavori Pubblici, è prevedibile che per l'espletamento di quanto necessita l'affidamente dei lavori alla ditta risultata idonea e per l'esecuzione stessa dei lavori, passeranno non meno di 100 giorni, si potrebbe prospettare la fine dell'incubo per la fine di ottobre 2017, speriamo bene!
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