mercoledì 8 febbraio 2017

Qualiano, residenti di via De Gasperi esasperati, chiedono il ritorno alla normalità e alla vivibilità.


Dopo un anno e mezzo la gente che abita nei paraggi è stanca di aspettare, aspetta di sapere come stanno le cose e chi dovrebbe provvedere al ripristino dello stato dei luoghi.

Dopo diciotto mesi non s’intravede nemmeno uno spiraglio per la messa in sicurezza della voragine di Via De Gasperi, ormai acquedotti Scpa sembra sfuggito alle responsabilità che oggettivamente lo inchiodavano come diretto gestore dei sottoservizi che causarono il cedimento, ora non resta altro che sperare nell’Ente proprietario del sottosuolo, il Comune può solo fare pressione presso l’Ente preposto con l’aiuto del Consigliere metropolitano Domenico Marrazzo.

Sono molte le voci che si levano ogni giorno tra i cittadini, secondo alcuni il sindaco si starebbe conservando la soluzione della tappatura per farne campagna elettorale, nello stesso girone è stato collocato anche il Consigliere Marrazzo, il quale, godendo del forte legame con De Magistris, sempre in base alle stesse voci avrebbe la soluzione a portata di mano e starebbe prendendo tempo per lo stesso principio, ma, come detto pocanzi, nel sottosuolo, non essendo proprietà comunale, nessuno può metterci mano.

Potrebbe sembrare pura illazione la questione politico elettorale, l’Amministrazione, avendo qualche notizia in merito, o possibilità di agire per tappare il buco, sfrutterebbe sin d’ora la possibilità di accaparrarsi i consensi, considerando che dall’inizio dei lavori, al suo epilogo, passerebbero mesi e intanto si arriverebbe alle elezioni comuali, l’esito positivo gli darebbe la possibilità di chiedere di essere reinsediato come primo cittadino.

Al momento, al primo cittadino converrebbe portare alla conoscenza popolare le eventuali soluzioni scaturite e previste dallo studio di fattibilità, al fine di tranquillizare la cittadinanza limitrofa che in questo momento sta vivendo dei forti disagi, l‘unico negozio in zona che era riuscito a sopravvivere fino ad oggi, perché non gravato dai costi di fitto, è stato costretto a chiudere per mancanza di vendita, l’intera zona è in forte sofferenza e vorrebbe sapere quanto gli resta da vivere prima di entrare in sala di rianimazione.

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