Foto: Il Mattino di Napoli. |
I fatti di Nola hanno scosso l’opinione pubblica, la gravità della cattiva gestione sanitaria è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, le tante iacuvelle commesse da quando si è insediato a Santa Lucia sono uscite tutte fuori, come nel vaso di Pandora, la gestione delle ecoballe che stanno ancora aspettando che gli restino dei soldi per comprare un poco di alcool e darle fuoco personalmente, vista l’impossibilità di spostarle altrove per aver esaurito le finanze e le promesse renziane.
Il fallimento del contenimento del tetto di spesa sanitaria come aveva promesso criticando la gestione del suo predecessore Caldoro, il fallimento della sua politica di completo appoggio a Renzi come promesso all’Hotel Ramada incitando i sindaci intervenuti, i milioni di euro della bonifica della Resit devoluti in altre avventure nel rispetto degli ordini ricevuti, la sceneggiata per l’apertura dell’Ospedale del Mare che ancora non riesce a partire per mancanza del necessario.
Che i sanitari nolani hanno dimostrato un’alta deontologia curando i pazienti anche per terra invece di mandarli via, su questo non ci piove, ma perché è successo tutto ciò, perché la penuria di attrezzature li ha costretti a intervenire anche nella precarietà, sicuramente ai medici e al personale addetto vanno i migliori encomi, ma non certamente da parte di De Luca che li ha costretti a intervenire in condizioni disagiate.
Prima lacchè di Renzi, poi assecondatore delle decisioni della Ministra Lorenzin, seguendo le loro direttive ha portato la Sanità sull’orlo del disastro, assistenza sanitaria a semi carico degli assistiti, ticket esorbitanti, adesso scende immeritatamente al fianco dei sanitari nolani, di qui la protesta delle altre organizzazioni ospedaliere che da tempo stanno combattendo per assicurare l’assistenza sanitaria a colpi di fischi e pernacchi, dopo il danno la beffa è veramente troppo, è proprio il caso di dire: «De Luca, pienz’a’ salute, Dimettiti»
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