Foto: Il Mattino. |
Non passa un anno senza il ripresentarsi dell’emergenza trasporti pubblici, eppure entrate e uscite sono facili da controllare, com’è che si aspetta la fine dell’anno per battere cassa?
Nessuno si spiega perché le casse di questi Enti di trasporto pubblico campano si ritrovano sempre con il segno negativo a fine anno, i cittadini, da perfetti ignoranti, si chiedono com’è possibile che gli Amministratori delegati di queste società, uniti agli uffici amministrativi che registrano le entrate e le uscite giornaliere non si rendano conto durante i mesi dell’anno degli utili o delle perdite mensili per correre ai ripari senza per questo arrivare a fine anno e dichiararsi sconfitti e perdenti.
Eppure i mezzi tutti i giorni escono e svolgono il loro dovere, cos’è che non funziona? Forse i viaggiatori non pagano il biglietto, e allora vanno aumentati i controlli, bisogna ritornare ai controllori su ogni corsa, se è necessario bisogna impiegare il personale imboscato costringendolo a svolgere il compito, ma assolutamente non è possibile arrivare a fine anno e chiedere fondi al Comune o alla Regione che dovrebbe elargire il necessario per il salvataggio dai fondi dei contribuenti, come si legge sul Mattino di oggi.
A questo punto sorge il dubbio; ma allora veramente bisognerebbe privatizzarle queste società per farle rendere, ma allora veramente bisognerebbe applicare la meritocrazia, hai reso resti con un regalo, non hai reso, vai a casa con la penale, non è possibile andare avanti così nel menefreghismo generale perseguendo il classico campa cavallo tanto c’è il Comune che ci pensa, il Comune e la Regione intervengono sì, ma con i soldi dei cittadini, e allora ben venga la privatizzazione.
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