Nonostante gli avvertimenti e le devastanti notizie di numerosi feriti, la società ancora non è pronta alla responsabilità civile nè verso i cittadini, nè verso gli animali.
Con l’approssimarsi del tradizionale saluto all’anno che se ne va, come se stesse per scoppiare una rivoluzione, si registra puntualmente la corsa all’acquisto dei botti di fine anno, nonostante i feriti e le vittime che si sono registrati il 1 gennaio di ogni anno, si continuano ad acquistare petardi e fuochi pericolosi non limitandosi ai fuochi permessi anche ai bambini, ma, a vere e proprie bombe che fanno tremare interi palazzi facendo sobbalzare nel sonno i piccini che non hanno colpe delle scelleratezze dei grandi.
A soffrirne maggiormente dei botti sono i poveri animali, specialmente i cani che nel giro di pochi minuti si sentono investiti dal fragore della guerra di fine anno che nessuna raccomandazione, nessun divieto, nessuna minaccia sanzionatoria è riuscita o riuscirà a fermare, disposti a rischiare le dita e altri organi in nome di un qualcosa di devastante e pericolo pronto ad annullare la gioia delle festività appena vissute nell’ambito dell’intimità familiare, si stanno già registrando i primi feriti, fortunatamente alle dita.
Accertato che gli inviti alla prudenza, i divieti imposti dalle forze dell’ordine, i controlli, l’esortazione a non usare le micidiali bombe sono presi come stimolo a partecipare alla guerra di fine anno, si abbia almeno il buon senso di tenere lontano i piccoli dai botti che possono ferirli e lasciargli traumi per tutta la vita, di non comprare botti pesanti, di limitarsi intelligentemente ai fuochi ai quali possono partecipare anche i bambini, fuochi innocui come i biancali e altri tipi di fuochi leggeri abolendo i petardi pericolosi.
Cittadini, che questo sia l'anno che vede prevalere il buonsenso, la responsabilità civile, l'unione familiare, il brindisi sociale fatto con tutta la componente familiare, che prevalga la sicurezza, evitiamo di dare lavoro al personale sanitario e soprattutto, cerchiamo di non intaccare la serenità della famiglia che vede nell'ultimo dell'anno, una ritualità che si perpetua da secoli e dove solo la poca intelligenza è pronta a sfidare la sorte, e poi, in nome di che cosa? Che sfizio c'è a rischiare le mani?
Con l’approssimarsi del tradizionale saluto all’anno che se ne va, come se stesse per scoppiare una rivoluzione, si registra puntualmente la corsa all’acquisto dei botti di fine anno, nonostante i feriti e le vittime che si sono registrati il 1 gennaio di ogni anno, si continuano ad acquistare petardi e fuochi pericolosi non limitandosi ai fuochi permessi anche ai bambini, ma, a vere e proprie bombe che fanno tremare interi palazzi facendo sobbalzare nel sonno i piccini che non hanno colpe delle scelleratezze dei grandi.
A soffrirne maggiormente dei botti sono i poveri animali, specialmente i cani che nel giro di pochi minuti si sentono investiti dal fragore della guerra di fine anno che nessuna raccomandazione, nessun divieto, nessuna minaccia sanzionatoria è riuscita o riuscirà a fermare, disposti a rischiare le dita e altri organi in nome di un qualcosa di devastante e pericolo pronto ad annullare la gioia delle festività appena vissute nell’ambito dell’intimità familiare, si stanno già registrando i primi feriti, fortunatamente alle dita.
Accertato che gli inviti alla prudenza, i divieti imposti dalle forze dell’ordine, i controlli, l’esortazione a non usare le micidiali bombe sono presi come stimolo a partecipare alla guerra di fine anno, si abbia almeno il buon senso di tenere lontano i piccoli dai botti che possono ferirli e lasciargli traumi per tutta la vita, di non comprare botti pesanti, di limitarsi intelligentemente ai fuochi ai quali possono partecipare anche i bambini, fuochi innocui come i biancali e altri tipi di fuochi leggeri abolendo i petardi pericolosi.
Cittadini, che questo sia l'anno che vede prevalere il buonsenso, la responsabilità civile, l'unione familiare, il brindisi sociale fatto con tutta la componente familiare, che prevalga la sicurezza, evitiamo di dare lavoro al personale sanitario e soprattutto, cerchiamo di non intaccare la serenità della famiglia che vede nell'ultimo dell'anno, una ritualità che si perpetua da secoli e dove solo la poca intelligenza è pronta a sfidare la sorte, e poi, in nome di che cosa? Che sfizio c'è a rischiare le mani?
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