Tornano le coltivazioni sui terreni adiacenti alle discariche, visto che di bonifica non se ne parla, vuol dire che i campi saranno bonificati coltivandoli.
I contadini non ci stanno ad aspettare chi ha bloccato centinaia di ettari d terreno senza nemmeno eseguire gli esami per la determinazione d’inquinamento ma solo perché rientranti in determinate distanze dal punto contaminato, per questi terreni, si sarebbe dovuto intervenire con le opere di bonifica laddove il caso e le analisi lo avrebbero richiesto, ma il tempo passa, la bonifica non arriva, e i campi nel frattempo producono solo erbaccia, mentre bisogna comprare il foraggio per gli animali.
Anche azzardando, non avendo altre grandi alternative, trattori e contadini sono tornati all’opera, campi di mais e foraggio stanno dando nuovamente vita alla desolazione mettendo in atto la bonifica spontanea derivante dalla coltivazione centenaria che ha reso fertili i terreni campani, oggi si ritorna a vedere i campi coltivati a mais e foraggio anche in parte di quei 60 ettari di terreno posti sotto sequestro in attesa della paventata bonifica, nell’attesa, si inizia a bonificare fertilizzando con le coltivazioni agricole e i millenari sistemi agricoli.
I contadini non ci stanno ad aspettare chi ha bloccato centinaia di ettari d terreno senza nemmeno eseguire gli esami per la determinazione d’inquinamento ma solo perché rientranti in determinate distanze dal punto contaminato, per questi terreni, si sarebbe dovuto intervenire con le opere di bonifica laddove il caso e le analisi lo avrebbero richiesto, ma il tempo passa, la bonifica non arriva, e i campi nel frattempo producono solo erbaccia, mentre bisogna comprare il foraggio per gli animali.
Anche azzardando, non avendo altre grandi alternative, trattori e contadini sono tornati all’opera, campi di mais e foraggio stanno dando nuovamente vita alla desolazione mettendo in atto la bonifica spontanea derivante dalla coltivazione centenaria che ha reso fertili i terreni campani, oggi si ritorna a vedere i campi coltivati a mais e foraggio anche in parte di quei 60 ettari di terreno posti sotto sequestro in attesa della paventata bonifica, nell’attesa, si inizia a bonificare fertilizzando con le coltivazioni agricole e i millenari sistemi agricoli.
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