Come si legge sul Mattino di Napoli, anche il sindaco De Magistris apre ai migranti, quelli regolari s’intende, sposando quanto commentato dal prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento Immigrazione del ministero dell'Interno potrebbe sembrare una provocazione o un’ignominia, in tempo di crisi del lavoro concedere ai migranti di dare una mano a portare avanti la carretta Italia nei vari settori deficitari, ma, potrebbe essere un’opportunità, regolarizzare gli sbandati che vivono per strada e pagarli regolarmente con i soldi che lo Stato sgancia alle Onlus e associazioni che bloccano i fondi e nessuno sa niente.
Dirottando in comune i fondi loro destinati e non dati, si potrebbe recuperare manod’opera quasi gratis sfruttando i 36 euro al giorno pagati con i soldi dei contribuenti ma che queste persone vedono attraverso un binocolo rotto, non a caso, ogni tanto scoppiano delle risse semi pacifiche nei centri di accoglienza e nei ghetti dormitori, dove oltre l’alloggio non arriva più niente, ripeto potrebbe sembrare una provocazione, ma servirebbe anche a togliere la polpetta dal piatto di speculatori che oggi ingrassano alle spalle degli italiani.
Chiaramente, prima di porre in atto questa proposta, sarebbe necessario studiare un modo di farli lavorare e integrare dignitosamente ma senza dare loro le possibilità di radicalizzarsi nel sistema, cioè, non dare le possibilità di avanzare pretese per assunzioni a tempo indeterminato nel nostro apparato amministrativo ma sfruttare solo gli incentivi statali fin quando ci sono, inoltre potrebbero essere dotati di una particolare tessera autorizzante al soggiorno, per cui chi ne è sprovvisto potrebbe essere riportato a casa sua, ma questo sembra tanto una chimera.
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