Giuro vendetta contro gli Stati Uniti che hanno ucciso mio padre Osama bin Laden, sarebbe questo il giuramento del figlio Hamza rivolto al popolo americano.
Il giovane figlio di Osama bin Laden, Hamza, che dovrebbe avere circa 25 anni, avrebbe giurato vendetta contro gli Stati Uniti per l'uccisione del padre avvenuta nel 2011 in Pakistan, il giuramento non tanto per la morte del genitore, ma per aver distrutto l’immagine del difensore dell’Islam, il messaggio audio di 21 minuti intitolato "Siamo tutti Osama" sarebbe stato registrato e divulgato attraverso il web e avrebbe già fatto il giro del mondo.
Hamza bin Laden avrebbe dichiarato guerra agli Stati Uniti e i loro alleati continuando le azioni terroristiche in risposta alla presunta oppressione dei palestinesi, operata in Afghanistan, Siria, Iraq, nello Yemen, in Somalia e nel resto dei territori musulmani oppressi dalla politica americana, Hamza, che dovrebbe avere fra i venti e i trent'anni, si sarebbe dichiarato successore del padre e per questo in diritto di sferrare attacchi al potere capitalistico americano, come si legge sul Mattino di Napoli.
Il giovane figlio di Osama bin Laden, Hamza, che dovrebbe avere circa 25 anni, avrebbe giurato vendetta contro gli Stati Uniti per l'uccisione del padre avvenuta nel 2011 in Pakistan, il giuramento non tanto per la morte del genitore, ma per aver distrutto l’immagine del difensore dell’Islam, il messaggio audio di 21 minuti intitolato "Siamo tutti Osama" sarebbe stato registrato e divulgato attraverso il web e avrebbe già fatto il giro del mondo.
Hamza bin Laden avrebbe dichiarato guerra agli Stati Uniti e i loro alleati continuando le azioni terroristiche in risposta alla presunta oppressione dei palestinesi, operata in Afghanistan, Siria, Iraq, nello Yemen, in Somalia e nel resto dei territori musulmani oppressi dalla politica americana, Hamza, che dovrebbe avere fra i venti e i trent'anni, si sarebbe dichiarato successore del padre e per questo in diritto di sferrare attacchi al potere capitalistico americano, come si legge sul Mattino di Napoli.
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