Muhammad Ali, l’uomo leggenda della boxe, è morto all'età di
74 anni, la forte crisi respiratoria, l’ha messo KO per sempre, nel 1981 si
ritirò dalla ring, oggi si è ritirato dal mondo.
Per quelli che hanno vissuto la sua epopea, e hanno avuto il
piacere e la fortuna di seguire la vicenda di un uomo, che preferì la perdita
del titolo di campione del mondo, e cinque anni di carcere come obiettore di
coscienza, ritornando a conquistare la corona e tenersela ancora per dieci
anni, ha rappresentato la vera voglia di fare pugilato senza trucchi, gli
incontri disputati l’hanno incoronato non solo campione mondiale del ring, ma anche
un atleta pulito nello stile e nell’anima sportiva.
È finito al tappeto della vita in un ospedale di Phoenix,
Arizona, l'ex grandissimo campione del mondo dei pesi massimi era affetto da
molti anni del morbo di Parkinson che avrebbe complicato la cura e acuendo la
crisi per la malattia respiratoria, i funerali, com’è stato annunciato dalla
famiglia, si svolgeranno nella città natale di Ali a Louisville, nel Kentucky.
Cassius Marcellus Clay, questo éra il suo vero nome prima
della sua conversione religiosa in seguito alla ciò, cambiò anche il nome, divenne
celebre con la vittoria della medaglia d'oro dei pesi mediomassimi alle
olimpiadi di Roma del 1960. Unico pugile al mondo ad aver conquistato per tre
volte il titolo di campione del mondo dei pesi massimi, Ali appese i guantoni 1981,
dopo una carriera pugilistica difficilmente eguagliabile.
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