Il nuovo piano regionale decurta l’ospedale giuglianese, sono stati aboliti i reparti di Gastroenterologia, ridotto il potenziale di Oncologia e Terapia Intensiva.
Una mezza rivoluzione e quella che è stata applicata al sistema sanitario locale, l’Ospedale di San Giuliano di Giugliano è passato in secondo piano rispetto ad altri enti ospedalieri della zona come ad esempio il Santa Maria delle grazie di Pozzuoli che è stato potenziato sia nelle potenzialità, sia nell’operatività. Infatti, il polo ospedaliero puteolano diventa DEA di I livello.
E mentre il nuovo piano del riassetto sanitario prende corpo la dirigenza del Nosocomio, si chiede quando sarà fruibile il nuovo Pronto Soccorso, allo stato attuale i lavori sono stato completati, però mancano gli arredi e il nuovo personale medico e infermieristico per poter aprire i battenti, una decisione che esula dai poteri del dirigente del San Giuliano ma che deve scaturire dai vertici dall’Asl di competenza, per cui, non resta che aspettare.
Una mezza rivoluzione e quella che è stata applicata al sistema sanitario locale, l’Ospedale di San Giuliano di Giugliano è passato in secondo piano rispetto ad altri enti ospedalieri della zona come ad esempio il Santa Maria delle grazie di Pozzuoli che è stato potenziato sia nelle potenzialità, sia nell’operatività. Infatti, il polo ospedaliero puteolano diventa DEA di I livello.
E mentre il nuovo piano del riassetto sanitario prende corpo la dirigenza del Nosocomio, si chiede quando sarà fruibile il nuovo Pronto Soccorso, allo stato attuale i lavori sono stato completati, però mancano gli arredi e il nuovo personale medico e infermieristico per poter aprire i battenti, una decisione che esula dai poteri del dirigente del San Giuliano ma che deve scaturire dai vertici dall’Asl di competenza, per cui, non resta che aspettare.
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