mercoledì 6 aprile 2016

Qualiano, una città con tante problematiche, ma con un centro sociale per anziani che funziona.

 Il centro sociale per anziani, “Giuseppe Onofaro” aperto da circa un decennio, rappresenta una struttura ormai indispensabile per organizzazione e funzionalità.
Il presidente Giuseppe Arduo, ci ha concesso la possibilità di scattare e pubblicare qualche foto dei partecipanti raccolti nell’intimità della preghiera.

I locali che ospitano la sede sociale, sono di proprietà del Comune di Qualiano, sono dotati di ingresso autonomo e riparati da indiscrezioni e pettegolezzi anche se ubicati nel centro cittadino, l’Amministrazione collabora a stretto contatto con la direzione stessa al fine di agevolare la frequenza dove gli adepti ritrovano nuovi interessi sociali e culturali, un punto a favore dell’ottima gestione e organizzazione posta in atto per la socializzazione e per rendere la terza età agiata, tranquilla e con nuova giovinezza.

Momenti di socializzazione al Centro.
Il centro sociale oggi annovera nei suoi registri più di duecento iscritti, gli ampi locali della nuova sede comunale, ubicata in via Salvatore Di Giacomo, con una capacità ricettiva di circa duecentocinquanta persone che nella terza età sentono il bisogno della socializzazione, sebbene quasi tutti i partecipanti abbiano alle spalle anni di lavoro e sacrifici, ma anche situazioni familiari stimate, onorate e degne di rispetto, godendo di ottima autonomia fisica, frequentano assiduamente la sede e partecipano alle riunioni sociali.

Il presidente del centro, Peppino Arduo, dirige armoniosamente le varie fasi di socializzazioni, proponendo, organizzando e alternando serate di ballo, giocate a tombola, gioco di carte, ma anche momenti di preghiera e raccoglimento necessario per la pace interiore, grazie all’assistenza spirituale di Sacerdoti e Diaconi che rendono volentieri la loro opera pastorale volta a uno scopo socio culturale di grande valore individuale e collettivo, dove dalla grande partecipazione all’assemblea giornaliera, emerge una grande e fraterna socializzazione.

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