Foto d'archivio, tipica auto per il servizio funebre. |
Nessuno meriterebbe di finire al cimitero in perfetta solitudine com’e successo a un ricoverato nell’ospedale di Francavilla Fontana deceduto in seguito a insufficienza renale, ma i titolari delle pompe funebri incaricate per il servizio, non se la sono sentita di potarlo direttamente l cimitero privandolo di quel minimo spettante a tutti gli esseri umani, l’assistenza religiosa che accompagna i defunti verso la dimora celeste, rimessi al giudizio Divino.
E così, anche se solo in sei, (I quattro operatori delle pompe funebri, il sagrestano e il parroco della parrocchia San Lorenzo Martire di Francavilla Fontana) in un modo inverosimilmente intimo, il parroco non si è limitato solo a impartire la benedizione della salma, ma ha officiato la Santa messa in un modo molto cristiano consegnando il defunto agli angeli del Paradiso affinché lo conducessero nella Santa Gerusalemme, l'agognato premio finale dopo una vita di avoro.
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