Persistono le condizioni di pericolo crollo delle tegole dal bordo solaio sovrastante l’associazione Madonna dell’Arco in via Roma.
Tutto questo mentre soci e avventori continuano imperturbati a sedere sul sottostante marciapiede in attesa delle sbandieramento annuale dei Battenti, dopo che qualcuno, bambino o adulto, ha rimosso il nastro segnaletico che addetti mandati dal comando dei vigili o del Comune avevano posto a interdizione del transito pedonale sul marciapiedi usato come luogo di riunione o di gioco a carte dai frequentatori dei circoli pseudo associativi e dalle donne che si recano in Piazza o in Chiesa in occasione della Santa Messa.
Anche uno sprovveduto sa che le tegole, essendo maschio e femmina, la rimozione di una, compromette la stabilità di quella successiva che dev’essere nuovamente fissata mediante collanti o altri prodotti, ma certamente non lasciate in bilico pronte a cadere alla prossima ventata o alla vibrazione prodotta dal passaggio di un mezzo di trasporto merci oppure spontaneamente essendo libera di muoversi provocando qualche disgrazia evitabile con un poco di buonsenso e senso di responsabilità.
L’altro giorno, un cittadino qualianese molto noto, essendo un vecchio costruttore, si preoccupava di avvisare tutti i passanti dell’eventuale pericolo facendoli deviare dalla zona pericolosa, ormai incustodita e priva di segnaletica o dissuasori, mentre è un preciso dovere della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico comunale provvedere con i mezzi a disposizione a mettere in sicurezza la zona oltre alla verifica della restante parte considerando in primo luogo, l’incolumità dei cittadini.
Certamente, gli organi preposti, essendo a conoscenza del problema si staranno attivando in merito, il problema e che mentre il medico studia, l’ammalato può anche morire, la citazione dell’antico proverbio, sembra quando mai azzeccata, i tecnici comunali non hanno bisogno di consigli per scrollarsi di dosso la forte responsabilità della sicurezza e della salute degli elettori, ma è necessario assicurarsi delle stato di salute dei vecchi manufatti.
Tutto questo mentre soci e avventori continuano imperturbati a sedere sul sottostante marciapiede in attesa delle sbandieramento annuale dei Battenti, dopo che qualcuno, bambino o adulto, ha rimosso il nastro segnaletico che addetti mandati dal comando dei vigili o del Comune avevano posto a interdizione del transito pedonale sul marciapiedi usato come luogo di riunione o di gioco a carte dai frequentatori dei circoli pseudo associativi e dalle donne che si recano in Piazza o in Chiesa in occasione della Santa Messa.
Anche uno sprovveduto sa che le tegole, essendo maschio e femmina, la rimozione di una, compromette la stabilità di quella successiva che dev’essere nuovamente fissata mediante collanti o altri prodotti, ma certamente non lasciate in bilico pronte a cadere alla prossima ventata o alla vibrazione prodotta dal passaggio di un mezzo di trasporto merci oppure spontaneamente essendo libera di muoversi provocando qualche disgrazia evitabile con un poco di buonsenso e senso di responsabilità.
L’altro giorno, un cittadino qualianese molto noto, essendo un vecchio costruttore, si preoccupava di avvisare tutti i passanti dell’eventuale pericolo facendoli deviare dalla zona pericolosa, ormai incustodita e priva di segnaletica o dissuasori, mentre è un preciso dovere della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico comunale provvedere con i mezzi a disposizione a mettere in sicurezza la zona oltre alla verifica della restante parte considerando in primo luogo, l’incolumità dei cittadini.
Certamente, gli organi preposti, essendo a conoscenza del problema si staranno attivando in merito, il problema e che mentre il medico studia, l’ammalato può anche morire, la citazione dell’antico proverbio, sembra quando mai azzeccata, i tecnici comunali non hanno bisogno di consigli per scrollarsi di dosso la forte responsabilità della sicurezza e della salute degli elettori, ma è necessario assicurarsi delle stato di salute dei vecchi manufatti.
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