L’Amnesi, marijuana modificata con diversi additivi, una delle droghe che distrugge i neuroni celebrali irreversibilmente, venduta ai ragazzini per cinque euro.
Le nuove organizzazioni che trattano il contrabbando e lo spaccio di stupefacenti nei quartieri della metropoli partenopea e nelle periferie, stanno perdendo colpi, sono in guerra tra di loro per cercare di gestire il nero mercato nel loro striminzito rione che si restringe sempre di più a causa dell’invasione delle squadre di cani sciolti che cercano di farsi largo nell’egemonia di questo lercio e nefasto commercio senza esclusione di colpi.
Il commercio delle droghe di valore è ancora gestito dai pezzi da novanta, mentre nelle mani dei balordi di strada sono rimaste le droghe sintetiche che poi sono le più deleterie specialmente per i giovanissimi che diventano facile preda di questi delinquentucci che per pochi soldi sono disposti ad ammazzarsi tra di loro e ad avvelenare quella società nella quale loro stessi vivono alla giornata con una pistola in tasca e l’illusione di essere imbattibili e immortali, poveri illusi.
Figli di una società che li ha fatti vivere per la strada fin dalla nascita, di una società che gli ha negato l’amore e forse anche i giochi dell’infanzia, di una società che si sta abituando alle notizie dei precoci omicidi, la fugace notizia di un giovane barbaramente ucciso non desta più lo sdegno necessario per ribellarsi passando quasi inosservata, per pochi soldi si da droga ai bambini mettendo in gioco la propria pelle di ragazzi costretti a crescere troppo in fretta.
Le nuove organizzazioni che trattano il contrabbando e lo spaccio di stupefacenti nei quartieri della metropoli partenopea e nelle periferie, stanno perdendo colpi, sono in guerra tra di loro per cercare di gestire il nero mercato nel loro striminzito rione che si restringe sempre di più a causa dell’invasione delle squadre di cani sciolti che cercano di farsi largo nell’egemonia di questo lercio e nefasto commercio senza esclusione di colpi.
Il commercio delle droghe di valore è ancora gestito dai pezzi da novanta, mentre nelle mani dei balordi di strada sono rimaste le droghe sintetiche che poi sono le più deleterie specialmente per i giovanissimi che diventano facile preda di questi delinquentucci che per pochi soldi sono disposti ad ammazzarsi tra di loro e ad avvelenare quella società nella quale loro stessi vivono alla giornata con una pistola in tasca e l’illusione di essere imbattibili e immortali, poveri illusi.
Figli di una società che li ha fatti vivere per la strada fin dalla nascita, di una società che gli ha negato l’amore e forse anche i giochi dell’infanzia, di una società che si sta abituando alle notizie dei precoci omicidi, la fugace notizia di un giovane barbaramente ucciso non desta più lo sdegno necessario per ribellarsi passando quasi inosservata, per pochi soldi si da droga ai bambini mettendo in gioco la propria pelle di ragazzi costretti a crescere troppo in fretta.
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