Un video sta girando sul sito Fanpage.it, e pubblicato sul Mattino di oggi, mostra un politico Pd mentre da dei soldi agli elettori per farli votare alle primarie.
È diventato un iter consueto quello di comprare voti in cambio di soldi, o almeno lo è diventato lo scoop che puntualmente scoppia all’indomani delle votazioni, in tanti casi denunciati in passato sono sorti dei dubbi, ma questa volta c’è l’ammissione dello stesso accusato, il consigliere comunale Pd, Antonio Borriello immortalato nel video, secondo le sue ammissioni, avrebbe dato soldi necessari per votare ad alcuni elettori che non ne disponevano.
«L'ho fatto per non essere scortese come partito - ha spiegato all'Ansa - faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l'euro e così gliel'ho dato io» è quanto dichiarato da Borriello ad Ansa, fin qui la cosa potrebbe anche assumere un carattere di malessere sociale, però, quando quest’azione è accompagnata e associata a un nome da votare diventa reato penale per voto di scambio, oltre a invalidare le stesse votazioni in quel dato seggio.
Le accuse rivolte all’indirizzo del consigliere Borrelli, sarebbero quelle di aver favorito il nome della Valente che, guarda caso proprio il quel seggio, ha raccolto un sacco di suffragi, ed avendo vinto per solo 452 voti di scarto nei confronti del volpone Bassolino, ecco scattate fulmini e saette dal candidato secondo eletto che nel caso l’inchiesta aprisse a una verifica delle schede votate, potrebbe diventare il numero uno tra gli avversari di Luigi De Magistris.
È diventato un iter consueto quello di comprare voti in cambio di soldi, o almeno lo è diventato lo scoop che puntualmente scoppia all’indomani delle votazioni, in tanti casi denunciati in passato sono sorti dei dubbi, ma questa volta c’è l’ammissione dello stesso accusato, il consigliere comunale Pd, Antonio Borriello immortalato nel video, secondo le sue ammissioni, avrebbe dato soldi necessari per votare ad alcuni elettori che non ne disponevano.
«L'ho fatto per non essere scortese come partito - ha spiegato all'Ansa - faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l'euro e così gliel'ho dato io» è quanto dichiarato da Borriello ad Ansa, fin qui la cosa potrebbe anche assumere un carattere di malessere sociale, però, quando quest’azione è accompagnata e associata a un nome da votare diventa reato penale per voto di scambio, oltre a invalidare le stesse votazioni in quel dato seggio.
Le accuse rivolte all’indirizzo del consigliere Borrelli, sarebbero quelle di aver favorito il nome della Valente che, guarda caso proprio il quel seggio, ha raccolto un sacco di suffragi, ed avendo vinto per solo 452 voti di scarto nei confronti del volpone Bassolino, ecco scattate fulmini e saette dal candidato secondo eletto che nel caso l’inchiesta aprisse a una verifica delle schede votate, potrebbe diventare il numero uno tra gli avversari di Luigi De Magistris.
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