lunedì 14 marzo 2016

Lega Nord, la famiglia Bossi al banco degli imputati, un anno e otto mesi a Riccardo Bossi.


Riccardo Bossi
Secondo il pm Paolo Filippini, per Riccardo Bossi le casse della Lega erano il suo Bancomat, appropriazione indebita aggravata, con quest’accusa è stato condannato. 

.Secondo l'accusa del pm, Riccardo, il primogenito figlio di Umberto Bossi, avrebbe attinto alle casse della Lega per far fronte alle sue spese personali e familiari, tra le quali figurerebbero il mantenimento alla sua ex moglie, l’abbonamento alla pay tv, le bollette della luce e del gas, e persino le parcelle del veterinario per le cure del cane, secondo le accuse parte della famiglia Bossi avrebbe sguazzato con le casse leghiste, comesi legge sul Mattino di Napoli.

E pensare che i militanti della Lega Nord assieme alle verdi bandiere brandivano il famoso slogan “Roma ladrona” chissà cosa pensano adesso i leghisti in seguito agli scandali che la famiglia Bossi ha procurato al loro Partito e al loro simbolo, purtroppo, gli scandali nell’apparato della Lega Nord non sono solo quelli della famiglia Bossi, voltando lo sguardo al passato prossimo affiorano ben altre vicende ladronesche da far impallidire quelli del Mose e dell’Expo, altro che Roma ladrona.

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