Incapacità amministrativa, interessi privati nell’amministrazione,
sperperi ingiustificati, il quadro che emerge dal manifesto dell’opposizione, è
la monopolizzazione della città.
Questa volta attraverso le affissioni pubbliche, dai
banchi dell’opposizione sono state lanciate accuse mirate all’Amministrazione di
maggioranza, in modo specifico al Sindaco De Luca e al suo vice Castaldo, l’accusa
lascia intendere che i due dirigenti dell’Ente di Piazza del popolo, avrebbero
usato il loro potere politico per fini prettamente personali, facendoli
apparire agli occhi del popolo come due avventurieri, creando dei contrasti tra
quanto dichiarato dallo stesso Sindaco in merito agli espropri volti a
migliorare e valorizzare la città e una diversa realtà.
Accuse di un certo rilievo dalle quali sarebbe necessario
difendersi per svariati motivi, tra i quali: la necessità di valorizzare il
proprio operato in merito agli espropri e alla rete stradale in costruzione, eventualmente,
smentire una volta per tutte l’interesse degli amministratori nel progetto dei
412 alloggi e negli espropri, questo per difendere la propria posizione
politicoamministrativa nei confronti di chi ha creduto nelle loro figure e li
ha suffragati con il voto.
È uso e costume di popolo credere che “chi tace acconsente”,
è per vanificare questo detto popolare che sarebbe necessario chiarire in un
modo o nell’altro, e una volta per tutte le proprie posizioni, per dovere
morale e per rassicurare e dare soddisfazione agli elettori che hanno creduto e
continuano a credere nell’integrità personale di chi sta governando la città.
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