venerdì 26 febbraio 2016

Napoli, è accaduto a Melito, volevano rapinargli l’auto, reagisce per istinto e gli sparano alla gamba.

Il giovane ha cercato di difendere il suo bene ma gli è andata male, in un paese islamico non avrebbero nemmeno tentato la rapina, mentre in Italia i ladri sono anche premiati.

La notizia riportata ieri sul Mattino di Napoli, evidenzia le lacune del nostro ordinamento giuridico, da tutto il territorio nazionale si levano voci di sofferenza e insoddisfazione per la scarsa sicurezza della proprietà, ma quali paletti di contrasto possono scaturire dalla presenza dell’esercito per strada o dal potenziamento delle forze dell’ordine che faticano tanto per assicurare i balordi alla giustizia per poi rivederli all’opera lo stesso giorno, ecco che scatta la rabbia del giovane gambizzato che ha cercato di evitare la rapina del suo bene.

Il nostro sistema giuridico, forse troppo democratico e indulgente, da tempo traballa, la rieducazione anteposta alle pene spettanti ne ha fatto del delinquere uno stile di vita a tutti i livelli, se questo povero ragazzo non gioca bene le sue carte finisce per diventare un istigatore dell’azione dei rapinatori e forse dovrà pure discolparsi dall’aver prodotto la rabbia in quei poveri balorducci istigandoli a sparare, diventando in questo modo non più vittima ma responsabile, paradossalmente potrebbe essere chiamato a risarcire le spese processuali e indennizzare gli stessi rapinatori.

Sarebbe impensabile che in un paese che si ritiene civile si adottasse il taglio della mano sinistra a chi ruba, anche perché l’Italia diventerebbe un popolo di monchi, ma una revisione del Codice Penale è proprio necessaria applicarla, dal momento che il possesso di un bene sta diventando un peso oneroso per i proprietari e una disponibilità per i ladri, la difesa della proprietà e della propria sicurezza, sembra essere diventata solo un’arma rivolta contro i proprietari in tanti casi accusati di eccesso di difesa, e in qualche caso, costretti a risarcire i delinquenti.

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