L’episodio di sopruso, si è concretizzato al Corso Umberto I, un 32ennae senegalese nonostante il rifiuto, ha lavato il vetro e pretendeva il pagamento minacciando l’automobilista.
È accaduto nella giornata di ieri all’incrocio di Piazza Garibaldi a Napoli, un automobilista fermo al semaforo rifiuta di far lavare (sporcare) il parabrezza della sua auto a un lavavetri che prepotentemente ha eseguito per forza il lavoro pretendendo poi di essere pagato contrariamente alla volontà dell’automobilista, al motivato rifiuto, l’uomo ha minacciato il malcapitato di rompergli il vetro se non veniva pagato, per questo sopruso, tante donne sono costrette a pagare.
Per pura sfortuna del povero estorsore, la scena era stata seguita attentamente da una pattuglia di agenti della volante che è intervenuta arrestando l’extracomunitario senegalese con l’accusa di tentata estorsione aggravata da strumenti atti a offendere, inoltre l’arrestato con precedenti, non aveva ottemperato all’ordine della Questura napoletana che gli aveva in precedenza intimato di lasciare il suolo italiano, sarà giudicato per direttissima e forse, ricondannandolo all’uscita dall’Italia, ordine che presumibilmente non sarà rispettato e tutto come prima.
È accaduto nella giornata di ieri all’incrocio di Piazza Garibaldi a Napoli, un automobilista fermo al semaforo rifiuta di far lavare (sporcare) il parabrezza della sua auto a un lavavetri che prepotentemente ha eseguito per forza il lavoro pretendendo poi di essere pagato contrariamente alla volontà dell’automobilista, al motivato rifiuto, l’uomo ha minacciato il malcapitato di rompergli il vetro se non veniva pagato, per questo sopruso, tante donne sono costrette a pagare.
Per pura sfortuna del povero estorsore, la scena era stata seguita attentamente da una pattuglia di agenti della volante che è intervenuta arrestando l’extracomunitario senegalese con l’accusa di tentata estorsione aggravata da strumenti atti a offendere, inoltre l’arrestato con precedenti, non aveva ottemperato all’ordine della Questura napoletana che gli aveva in precedenza intimato di lasciare il suolo italiano, sarà giudicato per direttissima e forse, ricondannandolo all’uscita dall’Italia, ordine che presumibilmente non sarà rispettato e tutto come prima.
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