Anche con la luce diurna, si nota il fuori uso. |
Stando a informazioni secretate o passate con il beneficio della credibilità politica, l’appalto per la manutenzione della pubblica illuminazione della città, e l’affidamento alla ditta vincitrice del bando di gara per la sua manutenzione, sarebbe stato contestato nella forma e nella sostanza determinando una sorta di incertezza decisionale da parte della dirigenza di Piazza del Popolo provocando il semibuio per la città, oltre al malcontento generale e alle voci di protesta che si levano un po’ ovunque.
La città non trova spiegazioni all’inedia dell’amministrazione di fronte al fatto che interi rioni sono illuminati di giorno e bui di notte, lampioni spenti e non funzionanti da mesi nonostante gli appelli dei cittadini, situazioni che non fanno bene alla comunità, anzi, servono solo ad alimentare voci di marciapiedi, che classificherebbero, il malfunzionamento, come volontarie manomissioni ai sistemi di accensioni automatiche, da parte di chi conoscendo il sistema, vorrebbe restare vivo e operativo.
Comunque, in tutto questo c’è la corresponsabilità della cittadinanza che si ostina a chiedere al politico conosciuto, o votato, la soluzione o sostituzione della lampada del lampione servendosi della richiesta verbale e non scritta e protocollata, tranne Qualiano, in qualsiasi gestione del pubblico servizio, esiste l’unità per le emergenze, perché è impensabile che una città di 27mila anime abbia a soffrire la carenza dei servizi per i quali paga profumatamente in base alle cartelle esattoriali che riceve e non discute.
Al cittadino non interessano le beghe politiche, né tantomeno le gare e i ricorsi sorti in seguito a gare forse, tecnicamente non troppo limpide e che si prestano appunto ai ricorsi, oppure ai boicottaggi da parte di qualche elemento in seno alla stessa Amministrazione, se questo c’è, è compito di chi ha assunto la guida della città e di chi è stato scelto dai cittadini a rappresentarlo rimuovere gli ostacoli che si presentano lungo il percorso, oppure, farebbe meglio a starsene a casa.
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