Squarciato il cuore della Francia, sette attentati, dalle ultime notizie, sarebbero circa 130 le persone cadute nell’ecatombe integralista.
La ragione dell’attacco subito potrebbe essere l’adesione della Francia che assieme alla Gran Bretagna, ha deciso di contribuire ai bombardamenti delle postazioni dell''Isis in Iraq, il Parlamento francese ha dato il via libera all'invio di sei Mirage per unirsi ai 170 caccia americani che da mesi stanno già sorvolando e bombardando la zona dell'Iraq controllata dai miliziani islamici, sarebbe stata questa la ragione che ha scatenato l’attacco all’Europa.
In effetti, conoscendo la ferocia dimostrata l’anno scorso nell’altra strage fatta alla sede del giornale parigino giudicato blasfemo,, non ci si stupisce della ferocia dimostrata in quest’altro attentato, si tratta di una guerra molto diversa da quelle a cui siamo abituati, prodotte dai giochi di poteri, si tratta di una guerra in cui la religione di riferimento delle parti in causa ha giocato, e gioca, un ruolo fondamentale, tutto si basa proprio sull’imposizione della sua religione nel mondo.
Isis, o Isil, sembra non essere un fenomeno recente come molti pensano, recente è la proclamazione del restaurato Califfato islamico, che ambisce a riunire religiosamente tutti i musulmani, inizialmente affiliato ad al-Qaeda da questo disconosciuto per il suo esagerato estremismo, la fiamma della primavera araba non ha mai smesso di generare calore nel Nord Africa, la protesta, inizialmente a carattere generale si è concretizzata nell’attuale fondamentalismo dominante che lotta anche contro i suoi stessi connazionali non integralisti.
L’Isis non starebbe lottando per la conquista del territorio ma per imporre la sua religione nel mondo, sta dimostrando di avere progetti diversi, molto più ambiziosi e pericolosi, disposto a perseguirli contro chiunque non sia musulmano, gli altri musulmani verrebbero risparmiati solo o accettando il loro credo oppure non intralciando i loro progetti, in caso contrario non si fanno scrupoli nemmeno a radere al suolo le moschee, quando sono considerate non in linea con i loro principi.
Lo dimostrerebbe l’esodo di massa del popolo nordafricano dai propri paesi d’origine, per sfuggire alla furia distruttiva dei propositi fondamentalisti, finora circa 140.000 persone sono fuggite dai villaggi curdi attaccati dai miliziani dell'ISIS perché ritenuti non integralisti, nessuna possibilità di interloquire con chi non rispetta nemmeno le idee religiose dei suoi connazionali proprio perché il fondamentalismo stesso non accetta diversità religiose.
La ragione dell’attacco subito potrebbe essere l’adesione della Francia che assieme alla Gran Bretagna, ha deciso di contribuire ai bombardamenti delle postazioni dell''Isis in Iraq, il Parlamento francese ha dato il via libera all'invio di sei Mirage per unirsi ai 170 caccia americani che da mesi stanno già sorvolando e bombardando la zona dell'Iraq controllata dai miliziani islamici, sarebbe stata questa la ragione che ha scatenato l’attacco all’Europa.
In effetti, conoscendo la ferocia dimostrata l’anno scorso nell’altra strage fatta alla sede del giornale parigino giudicato blasfemo,, non ci si stupisce della ferocia dimostrata in quest’altro attentato, si tratta di una guerra molto diversa da quelle a cui siamo abituati, prodotte dai giochi di poteri, si tratta di una guerra in cui la religione di riferimento delle parti in causa ha giocato, e gioca, un ruolo fondamentale, tutto si basa proprio sull’imposizione della sua religione nel mondo.
Isis, o Isil, sembra non essere un fenomeno recente come molti pensano, recente è la proclamazione del restaurato Califfato islamico, che ambisce a riunire religiosamente tutti i musulmani, inizialmente affiliato ad al-Qaeda da questo disconosciuto per il suo esagerato estremismo, la fiamma della primavera araba non ha mai smesso di generare calore nel Nord Africa, la protesta, inizialmente a carattere generale si è concretizzata nell’attuale fondamentalismo dominante che lotta anche contro i suoi stessi connazionali non integralisti.
L’Isis non starebbe lottando per la conquista del territorio ma per imporre la sua religione nel mondo, sta dimostrando di avere progetti diversi, molto più ambiziosi e pericolosi, disposto a perseguirli contro chiunque non sia musulmano, gli altri musulmani verrebbero risparmiati solo o accettando il loro credo oppure non intralciando i loro progetti, in caso contrario non si fanno scrupoli nemmeno a radere al suolo le moschee, quando sono considerate non in linea con i loro principi.
Lo dimostrerebbe l’esodo di massa del popolo nordafricano dai propri paesi d’origine, per sfuggire alla furia distruttiva dei propositi fondamentalisti, finora circa 140.000 persone sono fuggite dai villaggi curdi attaccati dai miliziani dell'ISIS perché ritenuti non integralisti, nessuna possibilità di interloquire con chi non rispetta nemmeno le idee religiose dei suoi connazionali proprio perché il fondamentalismo stesso non accetta diversità religiose.
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