sabato 3 ottobre 2015

Ventola in pensione a cinquantasette anni, i privilegi politici che fanno scandalo.

Con solo dieci anni di contributi va in pensione a cinquantasette anni e con 5.618 mensili, perché questa grande differenza tra politici e lavoratori salariati o stipendiati.
Giustamente si grida allo scandalo nelle piazze e nelle fabbriche, lavoratori, esodati, salvaguardati e chi più ne ha, più ne metta, che si sentono mortificati e traditi dalla grande sperequazione esistente nel sistema pensionistico italiano, perché questa grande differenza tra i politici e i lavoratori agricoli o edili o metalmeccanici, per i quali, è previsto l’ingresso alla pensione a 67 anni o con 42 anni di contributi senza contare che i politici durante il loro mandato, hanno ricevuto stipendi da favola e non salari commerciali.

Il caso Ventola e solo uno dei tanti, anzi nemmeno quello più scandaloso, ma, in discussione c’è l’abissale differenza tra i soggetti richiedenti per i quali, esistono privilegi per taluni, e obbligazioni e mortificazioni per altri, i cittadini vogliono anche capire che lo Stato ha le casse vuote, ma perché vuote, perché sono sistematicamente svuotate appunto dalla politica e a farne le spese e il popolo dei lavoratori, degli elettori, dei fregati, dei defraudati, dei tanti creduloni che continuano a votarli.

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