Analisi, esami e visite specialistiche tutto a pagamento per tutti, ricchi o poveri, piccini e anziani, per curarsi bisogna pagare altrimenti!!!.
Sono già molte le strutture convenzionate che hanno esaurito il budget del 2015, quello del tetto di spesa per la Sanità, come molti ricorderanno, in campagna elettorale per le elezioni regionali, infiammo gli animi diventando un cavallo di battaglia per l’attuale Governatore, il potere è passato di mano, ma purtroppo il tetto di spesa è stato raggiunto sistematicamente senza varianti, e per gli assistiti economicamente meno danarosi è iniziato l’incubo familiare.
Anche gli esami clinici salvavita sono sospesi in attesa della grazia che dovrebbe avvenire all’inizio del 2016, nel frattempo le liste di attesa si allungano, e molte speranze di guarigione si accorciano, a soffrirne maggiormente sono gli anziani e i bambini, molti dei quali, strutturalmente non possono aspettare l’anno prossimo, sebbene la previsione del trenta% in meno dell’assistenza fosse noto da tempo la situazione nelle strutture convenzionate e negli ospedali, si fa sempre più critica.
Chi se lo può permettere si paga le prestazioni di tasca propria; le famiglie meno abbienti devono invece mettersi in coda e sperare.
Sono già molte le strutture convenzionate che hanno esaurito il budget del 2015, quello del tetto di spesa per la Sanità, come molti ricorderanno, in campagna elettorale per le elezioni regionali, infiammo gli animi diventando un cavallo di battaglia per l’attuale Governatore, il potere è passato di mano, ma purtroppo il tetto di spesa è stato raggiunto sistematicamente senza varianti, e per gli assistiti economicamente meno danarosi è iniziato l’incubo familiare.
Anche gli esami clinici salvavita sono sospesi in attesa della grazia che dovrebbe avvenire all’inizio del 2016, nel frattempo le liste di attesa si allungano, e molte speranze di guarigione si accorciano, a soffrirne maggiormente sono gli anziani e i bambini, molti dei quali, strutturalmente non possono aspettare l’anno prossimo, sebbene la previsione del trenta% in meno dell’assistenza fosse noto da tempo la situazione nelle strutture convenzionate e negli ospedali, si fa sempre più critica.
Chi se lo può permettere si paga le prestazioni di tasca propria; le famiglie meno abbienti devono invece mettersi in coda e sperare.
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