giovedì 17 settembre 2015

Napoli, la famosa clinica Villa Bianca, si avvia alla chiusura.

Foto Google Maps.
Ventisette lettere di licenziamenti inoltrate ai dipendenti e bloccato l’ingresso alle partorienti, colpa del bilancio negativo degli ultimi anni.

Ha prodotto l’effetto di un vero e proprio terremoto la comunicazione dell’amministratore unico di Villa Bianca, con la quale annunciava la decisione forzata dei licenziamenti e il blocco dei ricoveri, la comunicazione è stata inviata ai lavoratori della clinica, alla direzione dell’Asl Napoli 1, al dipartimento di tutela della salute del Comune, all’assessorato regionale alla sanità e, ovviamente, alle organizzazioni sindacali.

Sul piede di guerra i dipendenti della casa di cura di via Bernardo Cavallino, i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali Cgil Cisl e Uil, sono scesi al fianco dei lavoratori per chiedere nell’immediato un tavolo di concertazione e annunciando una sventagliata di scioperi a oltranza, finora, la clinica Villa Bianca ha rappresentato un punto forte per l’assistenza neonatale, con i suoi duemila parti annuali felicemente portati a termine, ha rappresentato un sicuro luogo dove far nascere i propri figli.

A far scattare la decisione dell’Amministratore Delegato, il forte disavanzo finanziario dell’anno scorso chiuso con una perdita di circa 77mila euro, e forse, anche il forte incremento dei tagli cesarei che avrebbe raggiunto la percentuale del 78% , tecnica che negli ultimi tempi si è attestata molto nella mentalità delle giovani partorienti e anche nella pratica dei medici che rapidamente portano felicemente a termine un parto spesso, rapido e con poco dolore per la puerpera, speriamo sia solo una manovra finalizzata ad accendere i riflettori.

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