lunedì 31 agosto 2015

Napoli, la Sanità della Regione Campania ha finito i soldi, chi si ammala, deve pagare per curarsi.

Dopo il botta e risposta e i buoni propositi annunciati in campagna elettorale, ecco ripresentatosi ancora lo sforamento del tetto di spesa della Sanità.

Al ritorno dalle ferie l’amara sorpresa, il Ssn al momento permette solo esami di poco costo, mentre per quelli più costosi le porte sono già sbarrate, prenotare una visita o un esame, al momento non è possibile perché già molte porte sono state barricate e diventate off limits, i soldi sono finiti, sono stati superati i budget di spesa previsti per numerose prestazioni nei centri che operano in convenzione, a pagarne le conseguenze sono gli anziani, i pazienti oncologici, gli ammalati cronici, i disoccupati e i più poveri.

Dove sono finiti i buoni propositi di Caldoro quando promise che il tetto di spesa non ci sarebbe stato, e lo stesso De Luca che alzando le critiche al suo avversario, diceva che la Sanità campana aveva bisogno di una dirigenza più oculata per evitare il blocco all’assistenza, tutte parole e propaganda, all’atto pratico va ricordato il vecchio detto «Stavo meglio quando stavo peggio».

La Campania si deve adeguare con il ricorso alla Sanità privata, solo che con quello che costano le visite specialistiche private per molti converrà morire, il riferimento va agli ammalati cronici, ai disoccupati, agli esami per diagnostica per immagini, tutti costretti ad attese più lunghe in ospedale e all’Asl, a ricorrere al privato per velocizzare, oppure a rinunciare agli accertamenti clinici perché troppo costosi, i prossimi quattro mesi saranno d’inferno per chi non può permettersi lo specialista privato.

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