Gli agenti della Guardia di Finanza hanno sequestrato beni dell’ex direttore scolastico dell’Istituto Massimo Troisi di Pianura.
Maria Grazia Franco 63enne di Quarto, ex direttore generale amministrativo dell'Istituto Comprensivo «Massimo Troisi» sito nel quartiere napoletano di Pianura, tramite falsa documentazione e non tenendo conto delle graduatorie dei partecipanti, avrebbe assunto i figli e la nuora in qualità di personale Ata (assistenza tecnico amministrativa) come se l’Istituto fosse un’azienda familiare sottoposta alla sua giurisdizione senza nessun obbligo di rispetto della graduatoria dalla quale tanti aspirano a un lavoro decente e meritorio.
I figli e la nuora percepivano gli stipendi senza nemmeno recarsi nell’Istituto per firmare, figuriamoci per lavorare, come si legge sul Mattino di oggi, essendo stati assunti in numero superiore alle esigenze, non avrebbero avuto nemmeno tanto lavoro da sbrigare se avessero, frequento la sede e i posti di lavoro, per arrivare allo scopo, l’ex direttore aveva fatto produrre false certificazioni dell’Istituto Froebel di Quarto, dove però i suoi parenti sarebbero comparsi solo come fantasmi.
Le indagini della Procura sono partite dalle denunce presentate nel novembre 2013 da tre donne aspiranti a supplenze nell'Istituto scolastico, che si videro scavalcate in graduatoria da uno dei figli della Franco. I contratti di lavoro dei figli erano stati firmati direttamente dalla madre, ed i due non si erano mai recati al lavoro.
Maria Grazia Franco 63enne di Quarto, ex direttore generale amministrativo dell'Istituto Comprensivo «Massimo Troisi» sito nel quartiere napoletano di Pianura, tramite falsa documentazione e non tenendo conto delle graduatorie dei partecipanti, avrebbe assunto i figli e la nuora in qualità di personale Ata (assistenza tecnico amministrativa) come se l’Istituto fosse un’azienda familiare sottoposta alla sua giurisdizione senza nessun obbligo di rispetto della graduatoria dalla quale tanti aspirano a un lavoro decente e meritorio.
I figli e la nuora percepivano gli stipendi senza nemmeno recarsi nell’Istituto per firmare, figuriamoci per lavorare, come si legge sul Mattino di oggi, essendo stati assunti in numero superiore alle esigenze, non avrebbero avuto nemmeno tanto lavoro da sbrigare se avessero, frequento la sede e i posti di lavoro, per arrivare allo scopo, l’ex direttore aveva fatto produrre false certificazioni dell’Istituto Froebel di Quarto, dove però i suoi parenti sarebbero comparsi solo come fantasmi.
Le indagini della Procura sono partite dalle denunce presentate nel novembre 2013 da tre donne aspiranti a supplenze nell'Istituto scolastico, che si videro scavalcate in graduatoria da uno dei figli della Franco. I contratti di lavoro dei figli erano stati firmati direttamente dalla madre, ed i due non si erano mai recati al lavoro.
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