A gestire la fabbrica di confezione era un uomo originario del Bangladesh, i carabinieri sequestrano tutto, macchine e stabile.
Una fabbrica per il confezionamento di abiti, trovati all’opera lavoratori clandestini e dipendenti a nero, i carabinieri della Stazione di Grumo Nevano insieme ai colleghi del Nucleo per la tutela del lavoro di Napoli hanno bloccato l’illecita attività e denunciato il titolare in stato di libertà per sfruttamento della manod’opera e violazione delle leggi per la tutela dei lavoratori, il titolare dell’attività è risultato un 40enne del Bangladesh residente a Casandrino.
Tante cose sono risultate irregolari, a cominciare dalla scarsa igiene riscontrata sui posti di lavoro, i servizi igienico sanitari non in regola, attrezzature senza certificazione, mancanza assoluta delle regolarità contributiva, assenza di contratto di locazione dei locali oggetto di verifica che si trovano in via Chianese, i carabinieri dopo i controlli, hanno provveduto al sequestro dei macchinati, dei materiali e dello stabile applicando una sanzione complessiva di 40mila euro che a occhio e croce il titolare non pagherà mai.
Una fabbrica per il confezionamento di abiti, trovati all’opera lavoratori clandestini e dipendenti a nero, i carabinieri della Stazione di Grumo Nevano insieme ai colleghi del Nucleo per la tutela del lavoro di Napoli hanno bloccato l’illecita attività e denunciato il titolare in stato di libertà per sfruttamento della manod’opera e violazione delle leggi per la tutela dei lavoratori, il titolare dell’attività è risultato un 40enne del Bangladesh residente a Casandrino.
Tante cose sono risultate irregolari, a cominciare dalla scarsa igiene riscontrata sui posti di lavoro, i servizi igienico sanitari non in regola, attrezzature senza certificazione, mancanza assoluta delle regolarità contributiva, assenza di contratto di locazione dei locali oggetto di verifica che si trovano in via Chianese, i carabinieri dopo i controlli, hanno provveduto al sequestro dei macchinati, dei materiali e dello stabile applicando una sanzione complessiva di 40mila euro che a occhio e croce il titolare non pagherà mai.
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