Il raid ipotizzato come opera di balordi, potrebbe essere legato al tentativo di furto o manipolazione dei documenti a opera di camorristi.
Il Raid vandalico commesso lo scorso martedì e attribuito a semplice vandalismo messo in atto da presunti balordi che, purtroppo non mancano mai, durante il quale, i locali del Comune furono resi inagibili dalla rottura di pavimenti, finestre divelte, vetri rotti e suppellettili frantumati, danni stimati in 30 mila euro, tutte le apparenza portavano a pensare a una matrice di bassa delinquenza minorile fino a giovedì mattina quando è risultata diversa la motivazione, come si legge anche sul Mattino.
Molti sanno che l’Amministrazione del Comune di Quarto fu sciolta per infiltrazione camorristica 18 mesi fa, e la sua dirigenza affidata a commissari straordinari, la stessa per combattere abusivismo e lottizzazioni arbitrarie di terreni prettamente a vocazione agricola ha ingaggiata una battaglia contro l’illecito commesso nella speculazione edilizia di Quarto e dintorni che da più di un ventennio cerca di sopraffare le regole previste e imposte dal Ufficio Tecnico comunale.
Giovedì mattina la scoperta del probabile depistaggio, forse le tracce vandaliche avevano un altro scopo più preciso, attirare l’attenzione sul Comune e agire indisturbati con la manomissione dei faldoni contenenti atti e richieste di permessi a costruire custoditi da anni in un ufficio della Scuola Viviani cioè, mettere le mani nei faldoni alla ricerca e sostituzione di documenti attinenti ad abusi edilizi o modificare l’esito del rigetto di permessi a costruire allo scopo di continuare l'opera di arricchimento ai danni del territorio, e proliferato grazie all'apporto della ferrovia Cumana.
Sarebbero queste le ipotesi di reato commesse dai visitatori ed è in questa direzione che sarebbero orientate le indagini.
Il Raid vandalico commesso lo scorso martedì e attribuito a semplice vandalismo messo in atto da presunti balordi che, purtroppo non mancano mai, durante il quale, i locali del Comune furono resi inagibili dalla rottura di pavimenti, finestre divelte, vetri rotti e suppellettili frantumati, danni stimati in 30 mila euro, tutte le apparenza portavano a pensare a una matrice di bassa delinquenza minorile fino a giovedì mattina quando è risultata diversa la motivazione, come si legge anche sul Mattino.
Molti sanno che l’Amministrazione del Comune di Quarto fu sciolta per infiltrazione camorristica 18 mesi fa, e la sua dirigenza affidata a commissari straordinari, la stessa per combattere abusivismo e lottizzazioni arbitrarie di terreni prettamente a vocazione agricola ha ingaggiata una battaglia contro l’illecito commesso nella speculazione edilizia di Quarto e dintorni che da più di un ventennio cerca di sopraffare le regole previste e imposte dal Ufficio Tecnico comunale.
Giovedì mattina la scoperta del probabile depistaggio, forse le tracce vandaliche avevano un altro scopo più preciso, attirare l’attenzione sul Comune e agire indisturbati con la manomissione dei faldoni contenenti atti e richieste di permessi a costruire custoditi da anni in un ufficio della Scuola Viviani cioè, mettere le mani nei faldoni alla ricerca e sostituzione di documenti attinenti ad abusi edilizi o modificare l’esito del rigetto di permessi a costruire allo scopo di continuare l'opera di arricchimento ai danni del territorio, e proliferato grazie all'apporto della ferrovia Cumana.
Sarebbero queste le ipotesi di reato commesse dai visitatori ed è in questa direzione che sarebbero orientate le indagini.
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