L’Incessante lavoro investigativo dei Carabinieri, ha portato all’arresto dei dirigenti di alcune sedi sparse sul territorio italiano responsabili di commercio illecito dei preziosi metalli.
La tenacia e l’abnegazione al lavoro dei tutori dell’ordine, ha portato allo scoperto organizzazioni criminali di largo raggio che hanno operato sotto il simbolo dei “Compro Oro”, celati dietro il paravento del commercio e dell’acquisto del prezioso metallo, ma i militari dell’arma hanno scoperto una vasta organizzazione che operava in varie regioni italiane raccogliendo e manipolando anche materiale rubato dalle case private.
Lo scopo sarebbe stato quello di fonderlo e cambiargli i connotati, i Carabinieri di Viterbo in collaborazione con le compagnie di Viterbo, Roma, Terni, Caserta e Arezzo, stanno eseguendo l’arresto di quindici persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di argenteria e monili preziosi lavorati, al commercio in oro senza autorizzazione e false dichiarazioni fiscali, le manette sono scattate ai polsi dei ricettatori che lucravano grazie anche e soprattutto ai furti avvenuti in queste regioni a opera dei rom.
Il periodo oggetto delle investigazioni, riguarda tutto il 2014, il colossale e illecito affare sarebbe stato stimato in circa 10 tonnellate di argento per un fatturato illecito di oltre 4 milioni di euro, oggetti provenienti prevalentemente dai furti eseguiti da ladri italiani, asiatici e di etnia rom, molti di loro dimoravano nei campi nomadi del Lazio, nei numerosi sequestri effettuati è stato riscontrato che molto del materiale in oro e argento rinvenuto era riconducibile a furti in abitazione denunciati in passato.
La tenacia e l’abnegazione al lavoro dei tutori dell’ordine, ha portato allo scoperto organizzazioni criminali di largo raggio che hanno operato sotto il simbolo dei “Compro Oro”, celati dietro il paravento del commercio e dell’acquisto del prezioso metallo, ma i militari dell’arma hanno scoperto una vasta organizzazione che operava in varie regioni italiane raccogliendo e manipolando anche materiale rubato dalle case private.
Lo scopo sarebbe stato quello di fonderlo e cambiargli i connotati, i Carabinieri di Viterbo in collaborazione con le compagnie di Viterbo, Roma, Terni, Caserta e Arezzo, stanno eseguendo l’arresto di quindici persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di argenteria e monili preziosi lavorati, al commercio in oro senza autorizzazione e false dichiarazioni fiscali, le manette sono scattate ai polsi dei ricettatori che lucravano grazie anche e soprattutto ai furti avvenuti in queste regioni a opera dei rom.
Il periodo oggetto delle investigazioni, riguarda tutto il 2014, il colossale e illecito affare sarebbe stato stimato in circa 10 tonnellate di argento per un fatturato illecito di oltre 4 milioni di euro, oggetti provenienti prevalentemente dai furti eseguiti da ladri italiani, asiatici e di etnia rom, molti di loro dimoravano nei campi nomadi del Lazio, nei numerosi sequestri effettuati è stato riscontrato che molto del materiale in oro e argento rinvenuto era riconducibile a furti in abitazione denunciati in passato.
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