lunedì 29 settembre 2014

Qualiano, l’opera volontaria di Pataniello, sembra inarrestabile, ripresi i lavori interrotti.





Restauro di via Cavour.    Foto: VinCa
Nella sua bontà d’animo, il Restauratore Pataniello con accetta di essere diventato l’oggetto del contendere tra maggioranza e opposizione e tira dritto per le sua strada.

L’opera restauratrice di questo personaggio figlio della tanto amata Qualiano non si ferma, nonostante l’avversità di alcuni personaggi della politica cittadina che vorrebbero usare il Restauratore come ariete per scardinare le difese politiche del Sindaco, dimostrando di non possedere altri assi nella manica per battere la base politica che attualmente governa la città, se non la puerilità e la pochezza di argomentazioni.

L’Amministrazione non può non sapere quello che succede sul suolo cittadino, per cui sebbene nessuno gli dia degli ordini in merito ai restauri da eseguire, questi sono ben placidamente accettati sia dai politici, sia dai cittadini, forse molto meno da qualche piccolo imprenditore che vorrebbe essere lui ad eseguirli per un fattore remunerativo.

Nessuno oggi potrebbe negare che i restauri operati da questo personaggio hanno portato benefici all’intera città, basta ricordare i lavori eseguiti in città fin dall’insediamento della nuova Giunta ad oggi. opere che oltre ad essere agli occhi di tutti, sono anche catalogate da qualche parte proprio per sopperire le dimenticanze di qualche cittadino disposto all’opposizione e a tagliarsi anche il c….. pur di far dispetto alla suocera.

Che quello di Pataniello e di altri soggetti, che si sono prestati e che continuano a prestarsi al volontariato non autorizzato, sia una cosa non troppo regolare è evidente, come è pure evidente la restituzione alla città di porzioni di territorio abbandonate da un decennio, come la fontana A. Morgera che ha riportato sia la fontana che i giardini all’uso quotidiano dei cittadini strappandolo dalle mani dei vandali e vagabondi che per anni ne hanno offeso l’esistenza ed il decoro.

Sarebbe bello per la cittadinanza sapere che la battaglia politica si svolgesse con argomentazioni più valide per il beneficio collettivo, magari, facendo rilevare errori di calcolo nelle decisioni assunte, proponendo varianti alle proposte della maggioranza, dimostrando al popolo i benefici derivanti dai nuovi progetti con cifre alla mano, allora si che gli elettori sarebbero disposti al giro di boa, ma questi mezzucci non portano a niente di buono per la collettività se non quella di consolidare l’impressione di essere stati mal governati in passato.

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