mercoledì 17 settembre 2014

Qualiano: c’era una volta la villa comunale.

La fontana della villa non più funzionante.
Tra le tante opere bisognose di cure, il primo premio spetta di diritto alla villa comunale.

La Città di Qualiano non brilla certo per le strutture a uso pubblico, tranne il centro anziani, come strutture sociali non ha più niente, potrebbe essere il senso di colpa a far chiudere un occhio per i tavoli da gioco di Via Roma, nessuna struttura per i giovani che sono costretti a radunarsi in Piazza del popolo insudiciandola, non avendo dove smaltire i loro avanzi fisiologici la fanno li, coperti dal muretto, e qualche volta per dispetto anche alle porte dell’ufficio anagrafe rendendolo inaccessibile.

Perdere anche quel poco di spazio destinato ai bambini che una volta si chiamava “Villa comunale”, mi sembra veramente troppo, costringere i genitori e nonni qualianesi a recarsi nella vera Villa comunale o ai nuovi giardini pubblici di Villaricca, questo è poco gratificante per l’intera Amministrazione qualianese, che figura ci fa la nostra Città nei riguardi di Villaricca, dov’è finito l’orgoglio dell’Amministrazione, considerando poi che per riportarla agli antichi lustri non costerebbe neanche tanto.

I vecchi prati diventati foraggio per le capre
Alcuni cittadini qualianesi forti della loro ignoranza e poca oculatezza, accusano quei poveri tre turnisti addetti alla guardiania, di svogliatezza, d’incapacità non rendendosi conto che queste povere persone fanno già fin troppo il loro dovere, che ci provassero i reclamanti a stare circa sette ore seduti e contare le mosche che varcano il cancello oppure a controllarsi la busta paga precedente.Con tanta stanchezza mentale, come potrebbero tagliare le erbacce, spazzare i viali, ripulire la fontana e tenerla attiva, d'altronde sono solo tre elementi per turno, e sono Lsu, i quali, secondo lo statuto dei debosciati devono controllarsi a vicenda “tu non fai niente e io ti guardo”, bada bene, questa regola in molti casi sembrerebbe applicata anche da una parte degli impiegati comunali.

I pavimenti disastrati da mezzi ex isola ecologica.
La dirigenza del Comune ha capito che questi grandi lavori non potrebbero essere svolti per uno stipendio mensile che non arriva neanche ai mille euro, meglio aspettare i volontari del comune che dimostrando grande caparbia e volontà restauratrice, stanno riportando alla luce varie opere da decenni coperte dall’oblio e dalla trascuratezza, esonerando l’Amministrazione dal chiedere sacrifici a questi poveri Lsu, meglio lasciarli stare seduti a riposare, danno meno fastidio.

Forse perché con il poco polso disponibile, impartire loro degli ordini di lavoro è pericoloso, si rischia di commettere due errori, il primo e quello di non essere ubbiditi, il secondo potrebbe essere quello di subire anche un richiamo da parte di qualche probabile puparo che dirigerebbe il gioco da dietro le quinte.

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