sabato 27 ottobre 2018

Qualiano, si è svolta con una discreta partecipazione popolare la manifestazione “Stop impianti”

Foto Vin.Ca.
Alla manifestazione, si attendevano migliaia di cittadini in piazza, invece, solo poche centinaia di cittadini hanno detto No alla costruzione del nuovo dispensatore di morte.
 
La cittadinanza non ha data la risposta dovuta all’iniziativa promossa e ben organizzata dai giovani elementi che hanno dato vita al “Comitato Qualiano- Salute, Ambiente e territorio”, i quali, hanno promosso organizzato e curato quell’evento che avrebbe dovuto dare una forte risposta all’iniziativa regionale che si proprone di costruire un altro termodistruttore nelle adiacenze della nostra città produttore di malattie e di morte a buon mercato per grandi e piccoli, nell’ex zona Resit.

Sebbene la manifestazione fosse stata organizzata e pubblicizzata fin dall’inizio del mese attraverso i social e l’affissione di manifesti informativi e dettagliatamente descrittivi delle motivazioni che hanno mosso questi nostri giovani a metterci la faccia e il loro tempo allo scopo di creare un contrasto alla malapolitica che vuole calpestare i diritti e la salute di un’intero popolo dispensando tumori e malattie respiratorie gratis, specialmente tra i più vulnerabili, bambini e giovanissimi.

Il corteo come programmato, scortato dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile, è partito da Piazza del popolo ed è arrivato alla rotonda San Francesco, nei pressi di Auchan, durante il percorso alternandosi con grande enfasi i giovani promotori, anche se con un poco di amaro in bocca hanno pubblicizzato e illustrato ai cittadini affacciati ai balconi, le malefatte politiche contro le quali bisognava intervenire e combattere molto energicamente, di questo passo tra non molto ci troveremo invasi da fumi pestilenziali e non potremo nemmeno reclamare per il tacito consenso dimostrato.

A questi movimenti è necessario aderire massicciamente e non aspettare che siano gli altri a togliere le classiche castagne dal fuoco, essendo un problema collettivo oggi, bisognava far sentire la propria voce all’unisono, chiara e forte, a che serve lamentarsi del familiare ammalato o del trapasso di una persona cara per tumore se non si è fatto nulla per dissentire quando si poteva, forse anche dimostrando energicamente lo costruiranno lo stesso, ma almeno nel proprio intimo si è lottato e non accettato passivamente le decisioni scellerate del politico che per denaro vende il suo stesso popolo.

Nessun commento: