martedì 17 aprile 2018

Qualiano, la campagna elettorale comincia ad assumere le sue caratteristiche ben note.

Niente di nuovo sotto il sole, candidati destinati a portare solo acqua al mulino del mugnaio e ai quali è stato fatto credere di poter diventare i futuri assessori.

Nelle coalizioni che si sono schierate, a favore di questo o quel candidato sindaco, ci sono anche nomi che si distinguono per serietà e onestà intellettuale pronti a battersi per il posto di Sindaco, di Consigliere e di eventuale assessore nel futuro governo cittadino,  ma finora, anche tra questi, nessuno ha presentato ancora un programma improntato sullo sviluppo della città e con dati alla mano dimostrato la sua fattibilità, quale coalizione potrà portare beneficio alla collettività se già in tanti casi forse, impera il “Che mi dai”.

Ancora nessuno ha presentato un programma improntato sulle possibilità di ridurre l’enorme e ingente debito comunale senza penalizzare i cittadini, ancora nessuno è stato in grado di spiegare come potrà aiutare i giovani qualianesi, ancora nessuno ha proposto come si possa aiutare il commercio cittadino soffocato dalle tasse e dalle ridotte vendite, l’obiettivo di molti e di arrivare alla stanza dei bottoni e oziare scaricando le colpe sui predecessori, questo, lo sanno fare anche i cretini.

La città si aspetta ben altro, (Meriterebbe ben altro), le criticità cittadine sono tante e tutte bisognose di cure impellenti, l’acqua che penalizza fortemente la collettività eccellendo solo negli elevati costi senza dare i servizi essenziali, la raccolta dei rifiuti che per quel poco che riesce a fare è solo grazie al merito dei diretti esecutori, un piano parcheggi fatto a c...o di cane e tanto penalizzante per i commercianti che da tempo aspettano una seria riprogrammazione per rimettersi in carreggiata, un trasporto pubblico inesistente che ha ricevuto solo promesse, progetti campati in aria e polvere negli occhi.

Una macchina comunale capace solo di accordare avanzamenti di qualifiche e di stipendi senza grandi meriti se non quelli di partecipare al banchetto di fine mese con il beneplacito dei potenti mentre la città barcolla costretta ad appoggiarsi al muro per non cadere, i cittadini invitano i veterani e i nuovi politici a firmare un patto con gli elettori spiegando i loro progetti e i mezzi individuati per realizzarli senza continuare a mentire sparando fandonie irrealizzabili, e nel caso di fallimento tornare al proprio lavoro liberando le poltrone.

I cittadini sono stanchi di essere presi in giro, chiedono serietà e capacità politica, se ci sono queste qualità bene, altrimenti fate bene a rimanere a casa, sicuramente farete meno danni.

Assodato che tra i candidati sindaco, tra gli aspiranti consiglieri e assessori, non esiste chi sia disposto a mettere nelle casse comunali i milioni mancanti accumulati dai debiti pregressi per incapacità politica e forse ben occultati anche nei bilanci comunali, la città spera che ci sia qualcuno capace di individuare le possibilità e le capacità di rimettere in carreggiata la sconquassata carretta  della casa comunale prima che finisca nelle sabbie mobili sprofondando irrimediabilmente.

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