giovedì 22 febbraio 2018

Casal di principe, devastato l’arredo urbano, la cattiva cultura acquisita dai giovanissimi.


Le baby gang forse, stanno crescendo cercando di imitare una cultura sbagliata indirizzata al crimine e alla sopraffazione della società quasi a voler emulare le gesta dei camorristi.

È deprimente, per chi come il sindaco "Renato Natale", che si è battuto contro la camorra, vedere questi suoi piccoli cittadini crescere all’ombra della delinquenza cercando di riportare e ridiffondere il nefasto messaggio creato da alcuni loro parenti e genitori sconfitti negli anni passati da una presa di coscienza sociale, devastando beni pubblici e luoghi sociali che appartengono a tutti i casalesi al solo scopo di diffondere e imporre la loro presenza e il loro errato messaggio di resurrezione.

Infatti, nei giorni scorsi, la piazza che è stata teatro di battaglie vittoriose nel segno della legalità è stata saccheggiata, qualcuno si è divertito a danneggiarla, girando le panchine e spostando blocchi di cemento, azioni che potrebbero essere considerate dei semplici atti vandalici opera di qualche orda di ragazzini indisciplinati, scostumati e abbandonati dalle famiglie, ma è così?

Analizzando il fenomeno da un punto di vista socio camorristico potrebbe anche essere associato a una voglia di dimostrare la rinascita di un potere camorristico e nefasto ormai sconfitto dalla legge e dalla società civile, la ripresa del potere perduto dai loro familiari sconfitti dalla magistratura e dalla società che ha voglia di vivere libero, il giusto messaggio che si può dare a questi ragazzi e quello di valutare la fine che hanno fatto i grandi camorristi.

Per questo il sindaco del paese, Renato Natale, ha deciso di denunciare i gravi fatti accaduti ai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, comandati dal capitano Simone Calabrò, al fine di attenzionare e attivare le dovute precauzioni per stroncare sul nascere qualsiasi motivo che potesse essere diverso dallo stupido vandalismo sociale e denunciare le loro scelleratezze ai genitori affinché esercitino sui loro figli i dovuti controlli per non essere giudicati in solido con questi per i danni provocati.

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