domenica 22 ottobre 2017

Fatturazioni a 28 giorni: l’ Aidacon spiega come chiedere il rimborso delle somme non dovute.



L’associazione dei consumatori Aidacon insorge contro il cartello delle compagnie telefoniche, alleate a danno dei consumatori per ottenere maggiori guadagni.

La fatturazione a 28 giorni ormai in uso da circa due anni ha provocato la legittima reazione degli utenti, che si ritengono vessati, ultimamente anche l’Autorità Garante per le Comunicazioni ha multato Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb per l’arbitraria tecnica della fatturazione ogni 4 settimane.

E’ necessario tornare alla fatturazione mensile per garantire confronto tra prezzi e diverse offerte - spiega l’avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon consumatori (www.aidacon.it) – ormai i gestori non rispettano le disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazioni elettroniche. Questo tipo di pratica della fatturazione è odiosa e deleteria per i consumatori perché costringe al pagamento di una mensilità ulteriore ogni anno.

Siamo stufi dei soliti cartelli a danno degli utenti, non basta l’esigua multa dell’Autorità Garante, porteremo le compagnie davanti ad un giudice, per ottenere la fine del cartello e la restituzione delle somme ingiustamente pagate dai consumatori, come pubblicato dal Mattino di Napoli.

Aidacon spiega anche come fare per chiedere il rimborso e il ritorno alla fatturazione mensile al proprio gestore, l'utente può, preliminarmente procedere con una diffida indirizzata al proprio gestore di telefonia (e per conoscenza all’Aidacon) a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, a mezzo pec o tramite fax, contestando l’applicazione della fatturazione a 28 giorni e chiedendo il rimborso per ogni mese pagato, precisando che, in caso di mancata risposta, si procedere innanzi all’Autorità Giudiziaria competente.

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