Il presidente dell’Inps Boeri si sente gestito male dalla politica che cerca di strumentalizzare anche chi vorrebbe mettere un poco d’ordine nei vitalizi e in alcune pensioni non inviandogli gli estratti conto individuali ma l’importo complessivo degli oneri pagati dal quale non si può risalire alle giuste spettanze individuali per dare corpo alla legge Richetti, la replica di Montecitorio "Non sono prestazioni a carico dell'Inps", come dire: fatti i fatti tuoi.
Secondo il presidente dell’Inps, gli assegni percepiti dai parlamentari ammonterebbero circa al doppio dei contributi versati e non si riesce a capire il perché, questo modo di gestire lo Stato fa capire anche all’italiano più sprovveduto che la politica la fa da padrona gestendo in modo assolutista e privata la gestione reddituale dei parlamentari che rifiutano categoricamente di sottoporsi al controllo contributivo come fa ogni singolo cittadino che non ha nulla da temere.
La politica non deve e non vuole dare conto a nessuno del come gestisce le sue cose, tanto qual è il problema se le casse statali vanno sotto trova sempre da quale fonte attingere per i diritti acquisiti dei parlamentari, e questo manda in bestia chi ha dovuto sgobbare pe quarant’anni spaccandosi la schiena per arrivare a una pensione che basta appena per pagare le tasse e i bollettini de servizi ricevuti
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