venerdì 30 giugno 2017

ROCKY 2, è stato bello rivedere questo film e accorgermi solo adesso della sua alta morale umana.

Un film del 1976 rivisto dopo quarant’anni suscita ancora forti emozioni oltre alla grande morale che riesce a trasmettere, e del perché, anche un grande ha bisogno di una compagna che crede in lui.

Dopo più di quarant’anni, ho rivisto un film che allora come tanti, giudicai banale, leggero, apprezzando solo quello che la pubblicità dell’epoca voleva e riusciva a inculcare nella mente degli spettatori, cioè quella di un uomo con un gran cuore, con grandi qualità fisiche, e con lo spirito di un combattente, di origini modeste e un carattere mite, sebbene abbia grandi doti e qualità tecniche che potrebbero fare di lui un vero campione, necessitano di una spinta per poter emergere, la spinta di una donna umile e modesta come lui, ma innamorata.

Oggi esistono tanti uomini che credono di essere superiori solo perché hanno ereditato, o perché hanno un lavoro che da loro il sostentamento mensile che li rende autonomi, tanto da ritenere di essere grado di non aver bisogno di tener conto dei valori essenziali della vita come l’amore di una donna che in alcuni momenti riesce a comprenderti e sostenerti, o del supporto familiare pronto a sorreggerti quando stai barcollando, valori inestimabili che aiutano un uomo di strada, a essere uomo.

Rocky 2 è una lezione di vita, oggi più che mai e attuale, perché mette al centro della vita sociale il valore della famiglia e della presenza indispensabile di chi sa attendere il momento giusto per dare forza al partner e dire “Io ci sono e ci sarò sempre”, consiglierei molto ai tanti pseudo uomini di vederlo, cercando di trarre il meglio dalla morale cinematografica e di metterla n pratica nella vita di tutti i giorni, e come Rocky Balboa, anch’essi troverebbero la forza di combattere e vincere con l’aiuto gratis di chi gli è vicino.

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