mercoledì 12 aprile 2017

Napoli, arrivano le promesse da campagna elettorale, De Luca promette un mare balneabile.

Marina di Maiori.
Il progetto deluchiano, per trovare vera applicazione, dovrebbe risolvere i secolari problemi dei depuratori e il loro mal funzionamento, ma siamo già in campagna elettorale.

Il Governatore della Campania promette di mettere mano alla revisione e al  potenziamento dei depuratori oltre al loro buon funzionamento in vista della futura stagione balneare, promesse già sentite, niente di nuovo sotto il sole, si avvicina la campagna elettorale, la quale, per essere veramente tale, chiede ai vari politici il rispetto del programma per accaparrare voti, ossia, promesse sparse al vento, impegni che non saranno mantenuti e presa in giro collettiva.

La stagione balneare è alle porte, il dubbio che il programma di riordino dei depuratori possa trovare applicazione e dato dalla mancanza del tempo utile far si che un progetto ambizioso, quanto necessario, sia affrontato e risolto, è dalla fine della scorsa bella stagione che le varie associazioni, sentinelle del territorio denunciano l’incontrollato scarico delle acque luride direttamente nel mare, fenomeno denunciato presso tutte le istituzioni regionali, ma puntualmente disatteso.

Adesso De Luca promette il pugno duro, entro fine mese dovrebbe partire il potenziamento e perfezionamento dei depuratori dislocati tra Napoli Nord e Caserta, noti come: sono Foce dei Regi Lagni, Napoli Nord, Marcianise e Acerra, come riportato dal Mattino di Napoli, impianti che finora hanno dato sempre problemi e che adesso dovrebbero trovare pace grazie a De Luca, dobbiamo fingere di crederci o dobbiamo mettere questa promessa insieme a quella che doveva risolvere la Sanità campana e ancora non l’ha fatto.

Il progetto presentato in consiglio regionale denominato appunto “Mare pulito” dovrebbe secondo il Presidente portare il litorale flegreo domizio e la penisola sorrentina a un livello turistico da sogno, avveniristico addirittura, ma per il momento basterebbe che lo stesso tenesse fede alle promesse anche solo al 50% per evitare che i liquami siano riversati direttamente nel mare come avviene normalmente da svariati anni nonostante gli allarmi e le denunce inoltrate finora.

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