lunedì 24 aprile 2017

ANAC, Cantone e la riduzione del potere, deluso dichiara: «L'Italia è il Paese di Masaniello».

Revocato dai suoi poteri il comma che gli attribuiva controlli sugli appalti sospettati d’irregolarità, deluso e cosciente che dava fastidio ai grandi.

La retromarcia innestata nel momento che l’Italia era sotto stretto controllo dell’ANAC, la dice lunga, anche se nasconde, o cerca di nascondere i suoi sentimenti di delusione, essi traspaiono nel modo più crudo nell’articolo pubblicato ieri sul Mattino di Napoli, l’uomo che poteva contrastare l’illecito che si commette sistematicamente negli appalti pubblici che a partire da oggi, la CONSIP può normalmente affidare senza l’organo di controllo, è quello che qualcuno ha voluto.

Il controllo che si poteva esercitare sugli appalti miliardari sospettati d’irregolarità, adesso possono viaggiare tranquilli, i vari personaggi implicati nelle oscure vicende giudiziarie, venuti a galla negli ultimi tempi, da oggi in poi, potranno continuare a succhiare alle mammelle della mucca che ritorna feconda per i furbi dell’Italia dominante, e il povero Raffaele Cantone è costretto a sentirsi come un chirurgo che ha operato, ma non ha guarito perché gli sono state ridotte le medicine appropriate.

Tutti gli italiani onesti sono rimasti delusi come lo stesso Don Raffaele, l’Italia truffaldina che negli ultimi anni ha perfezionati i sistemi e affilate le armi della truffa, non poteva permettere al Sig. Raffaele Cantone di mettere i bastoni nelle ruote dell’ingranaggio del ladrocinio così faticosamente perfezionato, al castigamatti, al raddrizzatore di quadri, la grande politica, la politica attualmente dominante, gli ha ridotti e limitati gli spazi del controllo, egregio Don Raffaele, come poteva sperare di fermare il mondo dei truffatori autorizzati dalla politica, come ha osato pensarlo.

Nel nostro Paese ci sono tante opere incompiute, e tante ancora ne nasceranno, non perché utili agli italiani, ma perché servono ai politici che contano i soldi per l’arricchimento di pochi ai danni dei tanti. Anche il controllo della “Rai” è sfuggito al controllo, ovvero anche quel settore è diventato intoccabile, l’intera informativa è stata trasmessa alla Procura della Repubblica che sta indagando, azione che presumibilmente, non arriverà mai a conclusione, "Adda venì baffone!!!.

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